USA, Pitbull chiusa in una gabbia e abbandonata, conosce finalmente la libertà
I soccorritori, al momento del ritrovamento, non hanno saputo trattenere le lacrime, lo stato della cagnolina era indicibile
Lagertha, questo è il nome che i soccorritori hanno voluto dare alla cagnolina Pitbull sopravvissuta alla crudeltà della sua ex famiglia. A molti non dirà nulla, ma vi basti sapere che il nome è riferito ad una nota vichinga che fece del coraggio e della speranza le sue virtù principali; fidatevi, per sopravvivere in una gabbia servono queste caratteristiche.
Spiegato il nome della cagnolina Pitbull, passiamo ai fatti. Una segnalazione anonima avvertì i soccorritori della CNY Spca, quest’ultimi organizzarono una spedizione di ricognizione nella casa abbandonata. Ciò che si diceva era vero, all’interno dell’abitazione vi era una gabbia e al suo interno la povera Lagertha, denutrita, scheletrica, senza alcuna forza.
Gli uomini sul posto la salvarono, liberandola da quelle sbarre ferree e donandole speranza. Arrivati alla clinica veterinaria, nella città di New York, un team di medici si prese cura di lei; le attenzioni dei veterinari continuano ancora oggi, perché la ripresa della Pitbull è ancora lunga, ma la strada è quella giusta. Ulteriori ricerche hanno ricostruito la vicenda.
L’ex famiglia di Lagertha trasloca, tuttavia lascia in casa un “piccolo” particolare, per l’appunto la Pitbull. Non solo l’abbandona in casa, ma la rinchiudono all’interno di una gabbietta, non lasciando nulla per cibarsi o dissetarsi. Se questa non è crudeltà allo stato puro, allora non sappiamo come definirla. Fortunatamente ad oggi le cose stanno volgendo al meglio. La cagnolina sembra rinascere ogni giorno che passa.
La sua gratitudine è estrema e il suo amore persiste. Un operatore all’interno del centro clinico si sta prendendo cura personalmente dell’amica a 4 zampe. La speranza, come sempre in questi casi, è quella di trovare una sistemazione adeguata a Lagertha, una casa ed una famiglia pronta ad amarla e rispettarla.
Non parliamo poi di un futuro così remoto, ma di un qualcosa che presto diventerà realtà. Nel frattempo siamo entusiasti per il salvataggio e allo stesso tempo condanniamo quel gesto vigliacco che stava per compromettere una povera vita.
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