Uomo che sussurra ai cani: ecco la storia di Giandomenico, 30enne di Cerenzia
Giandomenico è un uomo di 30 anni che vive in Calabria, nella città di Cerenzia. Lui è diventato famoso in tutta la Regione e anche fuori dai suoi confini perché è l'uomo che sussurra ai cani
Si chiama Giandomenico, vive a Cerenzia, città in provincia di Crotone, in Calabria, ha 30 anni e tutti oggi lo conoscono come l’uomo che sussurra ai cani. Gli animali sono la sua vita. Questo giovane ha deciso di dedicare tutta la sua esistenza ai cuccioli. Spende tutti i suoi soldi per aiutare gli animali in difficoltà, riuscendo a comunicare profondamente con loro. Proprio come faceva il protagonista del romanzo “L’uomo che sussurrava ai cavalli”, diventato poi un film di successo.
Proprio come Tom Booker, che guarì il cavallo Pilgrim e la proprietaria Grace, nel famoso romanzo e nell’ancor più celebre film, anche Giandomenico è un grado di parlare con gli animali. Un po’ come un San Francesco d’Assisi moderno. Il santo parlava con i lupi, definendoli suoi fratelli, mentre il 30enne Giandomenico Oliverio fa lo stesso con i cani. Il massofisioterapista ha deciso di aprire la sua casa ai cani randagi, salvati per strada da freddo, fame, malattie. Li ha trovati anche nei boschi e nei dirupi, abbandonati a loro stessi. E li ha fatti rinascere.
Li ha curati, nutriti, ha dato loro cibo nutriente e acqua fresca, si è preso cura di loro anche con cucce calde e accoglienti. E ha dato a ognuno di loro amore. Lo spazio c’è nella casa in campagna vicino ai ruderi di Acheronthia, di fronte allo Ionio. Lui abita da solo nella proprietà di famiglia. In realtà vive in una roulotte attrezzata davanti a una casa colonica che sta ristrutturando. “Con tanto sacrificio, creai le condizioni per rimanere a San Lorenzo insieme ai cani, una decina, che custodivo nel garage della casa dei miei genitori. Poi ne ho accolto molti altri. Da me è un viavai di cani, tra quelli che ricevo, quelli che recupero in giro e quelli che dono a persone sensibili. Credimi, sento di avere tutto: la gioia, la terra, un compito definito e una pienezza indescrivibile“.
L’uomo che sussurra ai cani si alza presto ogni mattina, si prende cura dei suoi animali, parla con loro perché ha imparato a comunicare, anche con il corpo, il tono di voce, i gesti. E poi va a lavorare tutto il giorno. E al suo rientro si occupa nuovamente di loro. Va a dormire tanto, perché i cani sono tanti. “Spendo i miei soldi per quest’opera del cuore e per ricuperare la colonica qui accanto. Nei fine settimana parto spesso per il Nord. In diverse città calabresi prelevo dei cani da affidare in adozione. Arrivo la domenica mattina a Bolzano, a Genova, a Milano e non solo. È la staffetta cui partecipo con altri volontari: viaggio con un camioncino, consegno i cani al nuovo padrone, rientro in Calabria, riprendo il mio furgone e rincaso. Sono almeno 2500 chilometri ogni volta“.