Un gesto vile e crudele: hanno donato cibo avvelenato a un rifugio e nove cani sono volati via
Chi ha compiuto questo gesto lo ha fatto per porre fine alla vita di povere creature innocenti. Come si fa a donare cibo avvelenato al rifugio? Purtroppo cinque cani sono morti per questo
Chi ha compiuto un gesto del genere, non può venir definito come un essere umano, ma solo come un essere spregevole privo di anima e di cuore. Qualcuno ha donato del cibo avvelenato a un rifugio. Purtroppo nove cani sono già volati sul ponte dell’arcobaleno. Mentre altri stanno cercando di sopravvivere. Come si può compiere un gesto così vile e crudele nei confronti di creature innocenti?
L’associazione Ayuda a un callejerito aveva messo un post su Facebook per chiedere aiuto per raccogliere cibo per cani e gatti salvati e ospitati. Tante persone hanno risposto all’appello. Purtroppo, però, il post successivo dell’associazione ha dovuto denunciare una brutta situazione che si era venuta a verificare. Qualcuno aveva lasciato in donazione del cibo che però era risultato avvelenato. I volontari, però, se ne sono accorti solo troppo tardi, quando avevano già messo quel cibo nelle ciotole dei poveri animali.
Nove cani sono già morti, mentre altri 14 si trovano ricoverati in ospedale, per aver ingerito cibo avvelenato donato da una persona nel comune di San Nicolas de los Garza, in Messico. Guadalupe Hernández, proprietaria del rifugio, da otto anni si dedica al salvataggio degli animali senza padrone. È stata lei a denunciare quanto accaduto. Tutto è iniziato il 31 marzo scorso, quando il suo gruppo su Facebook ha chiesto donazioni in denaro o in cibo per gli animali del rifugio che si trova nel quartiere Estaciòn Trevino.
Tra gli alimenti lasciati, c’era anche del cibo avvelenato che il rifugio ha dato da mangiare inconsapevolmente agli animali ospitati nella struttura. Una persona ha lasciato due sacchi di cibo per cani e gatti, spediti però in taxi. Non ha effettuato la consegna di persona. Il cibo è arrivato il 7 aprile ed è stato subito distribuito agli animali, che, però, 20 minuti dopo averlo ingerito hanno iniziato ad avere diarrea e vomito. Così tutti sono stati portati dal veterinario che ha confermato la diagnosi di avvelenamento.
Sono sotto shock. Ho iniziato nel 2015 ed è difficile crederci. In tutti questi anni che ho una cosa del genere non è mai successa. Non ho mai pensato di diffidare della persona perché ci ha contattato molte volte. E infatti arriva il taxi e va tutto bene. I sacchi erano chiusi e non davano segni di apertura. Controllandoli dopo l’avvelenamento, sono stati trovati dei piccoli fori attraverso i quali sarebbe stato iniettato del veleno nel cibo.
L’account della persona non c’è più sui social, ma l’associazione ha già sporto denuncia.