Tromboembolia polmonare nel cane: cause, sintomi, prevenzione
Intervenire tempestivamente può salvare la vita di Fido senza alcuna difficoltà. Cosa è la tromboembolia polmonare nel cane e come gestirla?
È una patologia per cui è previsto un trattamento, purché si intervenga in maniera tempestiva. Scopriamo cosa comporta la tromboembolia polmonare nel cane.
Cosa è
La tromboembolia polmonare si verifica quando un coagulo di sangue si deposita in una delle arterie che arrivano nei polmoni.
Il sangue a flusso lento e i danni ai vasi sanguigni, oltre al sangue che si coagula troppo facilmente, possono predisporre un cane alla formazione di trombi.
Il più delle volte, la tromboembolia polmonare è causata da un altro processo patologico di base.
Cause
Sono state riscontrate molte cause che possono scatenare la tromboembolia polmonare nel cane. Di seguito le più comuni:
- Cancro
- Malattie cardiache
- Malattia del fegato
- Cardiopatia
- Infiammazione del pancreas
- Malattia renale con perdita di proteine o malattia intestinale
- Anemia emolitica immuno-mediata ( provoca la distruzione dei globuli rossi)
- Trauma muscoloscheletrico
- Chirurgia recente
- Infezione batterica del sangue
- Coagulopatia intravascolare disseminata che provoca un ispessimento e la coagulazione del sangue estesi in tutti i vasi sanguigni
Sintomi
I sintomi legati alla tromboembolia polmonare nel cane sono abbastanza riconoscibili. Tra i sintomi più comuni ne sono stati identificati alcuni. Di seguito un elenco:
- Affaticamento costante
- Presenza di tosse
- Mancanza di appetito (fino ad arrivare all’anoressia )
- Improvvisa difficoltà respiratoria
- Incapacità di dormire o mettersi a proprio agio
- Aumento della frequenza respiratoria
- Sputare sangue
- Intolleranza all’esercizio
- Gengive pallide o di colore bluastro
Diagnosi
Una volta arrivati dal veterinario ed effettuato il primo controllo, si procede con delle analisi di routine. Le analisi di routine comprendono un emocromo completo, un profilo biochimico e un esame delle urine.
Già dai risultati di questi esami si può escludere la presenza di patologie ulteriori che possano essere collegate alla malattia.
In seguito, si procede col prelievo del gas nel sangue arterioso per verificare la mancanza di ossigeno nel sangue.
Verrà eseguito inoltre un profilo di coagulazione per rilevarne dei disturbi collegati;
Le immagini radiografiche del torace del cane consentiranno al medico di esaminare visivamente il cane per rilevare anomalie dell’arteria polmonare, ingrossamento del cuore, schemi polmonari o liquido nei polmoni.
Il veterinario sceglierà sicuramente di effettuare un ecocardiogramma per vedere più chiaramente il movimento e le dimensioni del cuore e delle sue strutture circostanti.
Trattamento
Il trattamento prevede sicuramente il ricovero. Per capire con quale cura trattare la patologia, è necessario che il medico abbia ben chiara la diagnosi.
Il cane, intanto, verrà sistemato in gabbia per impedirgli movimenti bruschi e duraturi. Una delle caratteristiche di questa patologia è il fiato corto.
Se Fido ha già problemi di respirazione, muovendosi e spostandosi, potrebbe provocare un’ulteriore mancanza e perdita di ossigeno.
Le cure effettive verranno somministrate quando sarà certa la causa scatenante da cui è derivata la patologia.
