Tricofitosi del cane: tutto ciò che bisogna sapere su questa malattia
La tricofitosi del cane è una patologia contagiosa: ecco i sintomi e le cure migliori
La tigna nel cane è una malattia contagiosa che si manifesta sottoforma di micosi sul pelo del nostro amico a quattro zampe.
Ecco come riconoscere la tricofitosi del cane e come correre ai ripari con cure mediche adeguate per perseverare il benessere del nostro cucciolo peloso.
Tricofitosi del cane, cos’è
Quando il nostro cane si ammala, è sempre opportuno intervenire tempestivamente per non danneggiare il benessere dell’animale. Il cane è stressato quando si accorge di avere qualcosa che non va. In particolare, la tricofitosi è un’infezione causata da funghi dermatofiti, che attaccano le strutture cheratinizzate come le unghie, i peli o lo strato corneo dei cani. I funghi della tricofitosi del cane fanno parte principalmente dei generi Trichophyton, Microsporum ed Epidrmophyton.
Si possono classificare in tre gruppi sulla base di dove si sviluppano. Esistono infatti i dermatofiti antropofili, quelli zoofili e, infine, quelli geofili.
Come riconoscere la tricofitosi del cane?
Qualora abbiate un sospetto riguardante questa patologia, è opportuno intervenire tempestivamente per bloccare l’insorgere dell’infezione.
Il fungo si sviluppa a partire dalle spore fungine, che producono un filamento germinativo da cui si genera un’ifa, questa prima invade l’epidermide, successivamente intacca il pelo fino a ramificarsi e a proliferare. I sintomi della patologia si manifestano tra le due e le quattro settimane dopo il contagio.
Una malattia contagiosa
Trattandosi di un fungo, la tigna nel cane è una malattia contagiosa e quindi molto frequente. È possibile quindi che si trasmetta tra amici a quattro zampe, ma anche con gli uomini, questo dovrebbe farvi destare ancora di più attenzione al contagio e alla prevenzione.
Fra i principali sintomi c’è l’alopecia con lesione di forma circolare e la creazione di croste e squame dal colore giallognolo. Nel cane, questa micosi non crea prurito, a differenza di quella che contrae l’uomo. Le zone del corpo più facilmente colpite sono il muso, la parte dorsale delle zampe, il collo ed il dorso.
Cura e prevenzione
Se sospettate che il vostro cane abbia contratto la tricofitosi, è opportuno portare subito il peloso a quattro zampe in un laboratorio veterinario. Attraverso un’analisi come il tricogramma è possibile e i funghi portatori della malattia.
Una volta effettuata la diagnosi da un medico specializzato, solitamente si ricorre a una cura per rafforzare il sistema immunitario dell’animale e alla somministrazione di medicine che fermino la diffusione del fungo.