Ricordate Toto? Ecco la storia del cane de “Il Mago di Oz”
Il Mago di Oz risale al 1939 ed è rimasto impresso nella mente di almeno due generazioni per molti motivi, tra questi ci sono Dorothy e il suo cane Toto
Gli elementi da vera storia di Hollywood, nella scelta dell’attore che avrebbe interpretato Toto, ci sono tutti: i proprietari scortesi, il salvataggio da parte di un addestratore e della sua famiglia, e Terry ovviamente.
La cagnolina era una cairn terrier che sembrava sapere che il successo le avrebbe garantito una vita migliore e una mamma e papà degni di essere definiti tali. Un vero e proprio colpo di fortuna.
Le origini di Toto
Si dice che Terry sia nata nel 1933 in Alta Dena, in California. È stata adottata da una coppia di Pasadena che non aveva figli e molto probabilmente nemmeno la pazienza necessaria per la sua corretta socializzazione.
La cagnolina viene allora affidata a Carl Spitz, un addestratore specializzato nell’allenamento di esemplari per lo spettacolo. Dopo aver finito il corso di addestramento per cuccioli ha chiamato i proprietari, che però non avevano alcuna intenzione di andarla a riprendere, né tantomeno di pagare il conto.
La carriera da attrice
Prima di interpretare Toto, Terry ha fatto una serie di audizioni; la prima per Bright Eyes (1934) con protagonista Shirley Temple. Ed è stata proprio lei a darle la parte. Prima de Il Mago di Oz, la cagnolina dal talento straordinario è stata scritturata per altri cinque pellicole. La parte per cui è diventata famosa però la deve a Spitz, che ha studiato la trama del libro per addestrarla nel modo migliore.
Eccelleva in tutto, dall’ascolto attento quando Judy Garland le cantava Somewhere over the Rainbow a resistere a tre macchine del vento che imitavano un tornado. È stata vittima anche di brutto incidente: un grosso Winkie l’ha calpestata accidentalmente Terry ed è stata costretta a qualche giorno di riposo.
Un talento straordinario
Per il suo lavoro riceveva 125 dollari a settimana, più di quanto abbiano mai ricevuto i Munchkins. La performance di Toto ha anche meritato una menzione specifica e dettagliata in più di una recensione. Su American Girl Magazine nel marzo del 1940 hanno scritto: “La cosa più difficile che questa cagnolina abbia mai dovuto fare è stata durante la scena del ponte levatoio nel Mago di Oz, quando è stata inseguita dalle enormi guardie Winkie della Wicked Witch”.
Toto è uscito di corsa dal castello, cercando di attraversare il ponte levatoio. Arrivato a metà, il ponte è stato sollevato: l’unica sicurezza era il passamano e bisognava tenersi in equilibrio a 30 piedi di altezza. Una delle più grandi paure di un amico a quattro zampe è quella di cadere: Terry, in quella occasione, ha avuto un gran coraggio.
Terry diventa ufficialmente Toto
Alla fine del film tutti chiamavano Terry col nome di scena e, a quel punto, Spitz ha deciso di cambiarglielo per davvero. Mentre Toto sarà sempre noto per Il Mago di Oz, la cagnolina ha continuato a girare altri sette film. Inoltre, nel 1942 l’addestratore ha messo su un tour in autobus per le sue stelle canine, per farle esibire in apparizioni eccezionali.
L’ultimo film di Toto è uscito nel 1945. Ha vissuto comodamente a casa del suo addestratore su Riverside Drive fino a qualche mese dopo. La famiglia di Spitz l’ha seppellita nel cortile, senza pensare che un giorno avrebbero dovuto trasferirsi.
Nel 1958 è stata costruita la Ventura Freeway e gli Spitz hanno cercato una nuova sede: una proprietà per canili appartenuta a Rudd Weatherwax (l’istruttore di Lassie), la sede di Vanowen a North Hollywood dove si trova ancora la Hollywood Dog Training School. La famiglia ha dovuto lasciare Toto e i resti di altri cani sepolti nel loro cimitero per animali domestici.
Toto forever
Oggi, tuttavia, c’è un posto da visitare per ricordare il cairn terrier del cinema. Nel 2011 un memoriale all’Hollywood Forever Cemetery, finanziato da un gruppo attivo di fan, è stato inaugurato in sua memoria.
La star a quattro zampe de Il Mago di Oz è stata protagonista di una biografia davvero singolare, raccontata dalla sua voce. Una trovata molto divertente: I, Toto: The Autobiography of Terry, The Dog Who Was Toto. Si ritiene inoltre che Carroll, il suo curatore, possieda la più grande collezione al mondo di cimeli di Oz.