Tennessee Whiskey, il cane randagio a cui hanno sparato oggi ha una nuova vita (VIDEO)
Tennesse Whiskey è un cane randagio dalla storia drammatica: gli hanno sparato al collo, ma oggi ha una nuova vita accanto a brave persone
Ci sono storie di cani che davvero spezzano il cuore. Racconti che non vorremmo mai leggere su quattro zampe che hanno subito abusi, maltrattamenti e che hanno rischiato la vita per colpa di gente senza scrupoli né umanità. La storia di questo cane ne è un esempio, un amorevole randagio a cui hanno sparato ma che oggi, per fortuna, ha una nuova vita.
A raccontare la storia del cagnolone è Ruth, la volontaria di un rifugio che accoglie spesso in casa randagi dal passato difficile, nell’attesa che qualcuno di buon cuore decida di adottarli e prendersene cura con l’amore che meritano.
LEGGI ANCHE: Il cagnolino non riusciva ad uscire dal lago, ma per fortuna due uomini hanno cooperato per aiutarlo
Ruth ha deciso di chiamarlo Tennessee Whisky, probabilmente per via del suo bellissimo mantello color miele. E su Instagram si è lasciata andare a uno sfogo ben più che giustificato. Perché questo cane randagio è stato salvato e curato dopo che un operaio lo aveva accidentalmente colpito con la sua auto. Ma nessuno avrebbe mai immaginato cos’altro si sarebbe scoperto sul suo conto.
L’incidente di per sé è stato grave e ha messo davvero a rischio la vita del dolce Tennessee Whisky. Un bravo veterinario ha subito preso provvedimenti, curando tutte le sue ferite e facendo gli esami del caso. Ed è a questo punto che è emersa la verità: a questo cane randagio, ancor prima dell’incidente, era stato sparato un colpo di proiettile nel collo. Evidentemente qualcuno voleva togliergli la vita, ma non ci è riuscito.
A causa di questo sparo, Tennessee Whisky è rimasto con il collo storto ma per fortuna non ha riportato danni cerebrali. Oggi sta bene e ha iniziato una nuova vita, circondato da persone che si prendono cura di lui con amore e dedizione.
E la volontaria Ruth non ha dubbi: “Ho promesso che d’ora in poi avrebbe incontrato solo brave persone. Persone che lo amano e si prenderanno cura di lui. Avrà sempre cibo, un letto morbido, protezione e un posto da chiamare casa e NESSUNO gli farà MAI più del male“.
LEGGI ANCHE: Sally Sue, la cagnolona che è in rifugio da più di 500 giorni