Temperamento del cane: come scoprire qual è con un test
Il temperamento del cane è il risultato di diversi fattori. Esiste un test per scoprire quale sia quello del nostro Fido. Ecco i dettagli
Il temperamento del cane non è altro che il comportamento che in generale assume nei confronti di persone o altri animali, il suo modo di socializzare e di rispondere alle diverse situazioni che gli si prospettano davanti.
Questo dipende da diversi fattori, ereditari e ambientali, e il test – fatto normalmente da allevatori e organizzazioni di salvataggio – potrebbe rivelare informazioni curiose e utili.
Di che si tratta?
Il temperamento del cane si stabilisce attraverso un test che tiene conto di diversi elementi. I principali sono:
- Livello di aggressività;
- Istinto di protezione;
- Capacità di discernere tra una situazione di pericolo e non;
- Stabilità;
- Fiducia;
- Cordialità.
Il test – ideato e realizzato dall’American Temperament Test Society – prevede una breve passeggiata in esterno, momento in cui il cane riceve stimoli uditivi, visivi e tattili. In questo modo l’etologo può valutare correttamente la sua natura.
Se si registra aggressività ingiustificata, paura o panico, il test viene considerato fallito; se invece supera tutte le prove, atte a stabilire le caratteristiche sopracitate, Fido viene promosso.
Cosa succede in pratica
Esistono vari test secondari per valutare il temperamento del cane, facili da mettere in pratica anche a casa, in soggetti di età uguale o superiore ai 18 mesi.
Qualora però non si avesse dimestichezza con il mondo canino, è meglio chiedere il supporto di un comportamentista. Se non si è sicuri di ciò che si sta facendo, infatti, il nostro amico a quattro zampe lo noterà e il risultato del test risulterà falsato.
Comportamento verso chi non si conosce
Per valutare il temperamento del cane, in questo caso, è necessaria la presenza di uno sconosciuto neutrale e di uno amichevole. L’estraneo numero uno agirà per primo, si avvicinerà al conduttore e gli stringerà la mano (tutto questo ignorando il cane). La reazione determinerà il livello di protezione e possessività del soggetto sotto esame.
Successivamente, invece, si avvicinerà un estraneo con fare amichevole e accarezzerà il cane: in questo modo si saprà di più sulle capacità attive di socializzazione del quadrupede.
Come valutare la risposta agli stimoli uditivi
Per valutare il temperamento del cane rispetto agli stimoli uditivi esistono due test. Il primo è quello del rumore nascosto: coinvolge un assistente che scuote un secchio di metallo pieno di pietre senza farsi vedere, e quindi lo posiziona sul sentiero davanti al cane. Il conduttore consente al suo fedele amico di scoprire qualcosa in più sul secchio, così da avere informazioni utili sul suo livello di attenzione e curiosità.
Poi c’è il test del colpo di pistola, che deve essere condotto sotto la supervisione di un etologo professionista. Alcuni soggetti reagiscono bene, altri meno. Dopo che un assistente nascosto spara un colpo di pistola tre volte di seguito si valuta la risposta al recupero del cane.
E per gli stimoli visivi?
Esiste un test anche per valutare il temperamento del cane rispetto a uno stimolo visivo. Questo è il test dell’ombrello. In questo caso ci sono due soggetti coinvolti, più il cane. Uno accompagna Fido al guinzaglio, il secondo tiene l’ombrello chiuso; quando la distanza tra il quadrupede e l’ombrello è di circa cinque piedi, viene aperto.
L’amico in esame viene incoraggiato a indagare sullo strano oggetto e, in questo modo, si può studiare la sua reazione a stimoli visivi improvvisi.
Ci sono anche gli stimoli tattili
Anche qui, per studiare il temperamento del cane, possono essere utilizzati due test. Nel primo, il conduttore e Fido cammineranno per l’intera lunghezza di una striscia di plastica trasparente da 12 piedi x 3; nel secondo, lungo una striscia nera della stessa lunghezza.
Lo scopo è di determinare come il cane reagisce a un insolito equilibrio, in base al risultato l’etologo farà le proprie valutazioni e catalogherà l’amico a quattro zampe.
Comportamento protettivo e aggressivo
Questo test per valutare il temperamento del cane deve essere effettuato soltanto da un professionista. L’aggressività la si deve sapere gestire, onde evitare spiacevoli sorprese.
Questa parte è divisa in tre sottotest. Nella prima parte, il conduttore e Fido si fermeranno all’altezza di un marcatore designato e un estraneo – vestito in modo insolito – camminerà di fronte a loro a circa 40 piedi di distanza. Così si potrà vedere e valutare la reazione dell’amico a quattro zampe.
La seconda parte è un po’ più pericolosa, il soggetto estraneo questa volta avrà un modo di fare minaccioso. Così viene misurato il livello di aggressività e protezione del cane quando si trova in una situazione potenzialmente a rischio. Se il vostro fedele amico dovesse risultare un cane iperprotettivo, potrebbe essere interessante approfondire l’argomento.
Nel test finale, viene valutato il livello di aggressività. Lo sconosciuto avanzerà a circa 18 piedi di distanza da conduttore e cane in modo aggressivo, senza avvicinarsi più di 10 piedi. Il test dà indicazioni sulla razza, l’addestramento e l’istinto del cane.
In caso di salvataggio
Queste situazioni sono complicate e difficili da gestire. Il temperamento del cane va studiato con attenzione, considerando che il contesto di azione è particolarmente stressante e fuori dal comune.
Una valutazione errata, infatti, può etichettare Fido come aggressivo e di difficile adozione senza che questo sia vero. Tuttavia, il test del temperamento è ancora utile per aiutare a determinare quale tipo di casa sia più indicata al nostro amico a quattro zampe. Inoltre dà importanti indicazioni sui punti di forza e di debolezza.
No all’improvvisazione
Il test per determinare il temperamento del cane può essere difficile per un proprietario che non ha particolare dimestichezza. Se si è a disagio o insicuri, meglio rivolgersi a un esperto in comportamento canino.
Una cattiva conduzione dei test può portare a falsi risultati e, invece di essere d’aiuto, diventare un ostacolo per i bipedi e i quadrupedi coinvolti. Questo discorso vale soprattutto quando si parla della parte relativa alla valutazione dell’aggressività. Quest’ultima infatti non dovrebbe mai essere condotta da soggetti diversi da un veterinario o da un etologo professionista.