Sviluppare una buona relazione con il cane: trucchi e cosa sapere
Per sviluppare una buona relazione con il cane si deve conoscerlo al meglio. Più tempo passiamo con lui e lo studiamo, più informazioni avremo
Sviluppare una buona relazione con il cane vuol dire essere a lui ‘collegato’, connesso nel migliore dei modi. La qualità del tempo che passeremo in sua compagnia sarà determinante nel rapporto che riusciremo a instaurare con il nostro amico a quattro zampe.
In quest’ottica, fondamentale è la fase di socializzazione, che deve cominciare sin dalle prime settimane di vita e che permette a Fido di interagire con il mondo che lo circonda rispettando tutti gli attori in gioco. Se l’addestramento è ben fatto e il cane educato il legame tra bipede e quadrupede ne gioverà senz’altro.
Capire il cane
Le sessioni di addestramento devono essere pensate all’insegna del relax e del divertimento, se vogliamo ottenere dei risultati e sviluppare una buona relazione con il cane. La comunicazione, in un contesto del genere, deve avere due fini:
- Dire a Fido cosa vogliamo che faccia;
- Fare in modo che comprenda perché lo vogliamo.
Cibo, giocattoli e rinforzi positivi sono tutti strumenti per fornire una motivazione e rafforzare il comportamento desiderato. Non dimentichiamo che la sessione di allenamento non deve durare più di venti minuti ciascuna e ha il fine di automatizzare un comando. Nel caso in cui dovessimo avere dubbi sui risultati raggiunti, proviamo a vedere cosa succede con la riprova nell’addestramento del cane, che si basa sul cambio di contesto.
Come rafforzare il rapporto con il cane
Insomma, se vogliamo che il nostro amico a quattro zampe si fidi di noi, e con noi instauri un legame speciale, adesso che sempre più frequentemente non viene visto come un mero strumento ma come una parte integrante della famiglia, dobbiamo avere metodo.
In primo luogo dobbiamo dirgli: “Fidati di me”. Fondamentale, in tal senso, è garantirgli un’ottima qualità della vita. Una dieta sana e bilanciata, una dimora a misura di cane, le visite periodiche dal veterinario per prevenire eventuali disturbi, sicurezza fuori e dentro casa. A tal proposito, perché abbia un luogo dove si senta protetto, potremmo scoprire come abituare il cane al kennel: non solo un mezzo di trasporto, ma anche un rifugio da avere sempre a disposizione.
Fondamentale, poi, è la stimolazione fisica e psicologica, così che la nostra piccola palla di pelo possa incanalare correttamente le proprie energie. E quale modo migliore, se non attraverso l’interazione con il prossimo, bipede o quadrupede che sia?
Legame con il cane, questione di frasi e gesti
Per sviluppare una buona relazione con il cane e ottenere dei risultati è indispensabile che abbia consapevolezza di ciò che facciamo per lui. Ecco allora che bisogna sapere come parlare al cane, per farlo sentire al sicuro e perché sia cosciente di tutti gli sforzi che stiamo facendo per lui e ne possa godere appieno.
In tal senso, conoscere il linguaggio del cane è fondamentale. Quello che conta principalmente è la parte non verbale. Anche quando siamo noi a parlare, con il tono di voce adeguato al contesto, accompagnare i suoni ai gesti aiuta Fido a capire al meglio ciò che gli vogliamo dire.
Ciò significa abbinare una parola al segnale della mano. Insegnare al cane a stare seduto, non può essere una questione solo di imperativi pronunciati a voce. Dobbiamo aiutare il nostro amico a quattro zampe, in fase di addestramento, ad associare il suono ai gesti. Se saremo pazienti e coerenti, non solo funzionerà durante la formazione, ma verrà automatizzato e ripetuto in qualsiasi contesto in cui noi gli indicheremo quel determinato comando.
Non dimentichiamo che, se dovessimo notare segnali di nervosismo e stress, è meglio sospendere l’addestramento e riprendere in un momento maggiormente recettivo. In caso contrario, non solo non otteniamo i risultati sperati, ma aumentiamo l’ansia che – nei casi più gravi – può trasformarsi in un attacco di panico nel cane. Fondamentale, inoltre, sono il clicker e il rinforzo positivo: un premio succulento proprio per fargli sapere che siamo fieri del suo comportamento.
Come capire se il cane ti ha scelto come padrone
Sviluppare una buona relazione con il cane significa fargli capire chi è il ‘capobranco’. Non deve essere un’imposizione, ma una presa di coscienza, una conseguenza naturale, una scelta del nostro amico a quattro zampe che nota e apprezza quanto siamo disposti a fare per garantirgli un ottimo equilibrio psicofisico.
Perché tutto questo avvenga dobbiamo pianificare. Per poterlo fare, però, dobbiamo conoscere gli obiettivi che vogliamo raggiungere e lavorare su questi. La parola d’ordine, quindi, è consapevolezza. Perché l’addestramento funzioni ci vuole metodo, pazienza e coerenza. Se noi per primi non abbiamo le idee chiare, come possiamo pretendere di poter avere una comunicazione efficace con il nostro amico a quattro zampe?
Giochi da fare con il cane
L’addestramento è senz’altro una questione della massima importanza. Il nostro fedele amico, però, deve viverlo come fosse un gioco, un’occasione di apprendimento ma anche di divertimento. In quest’ottica, non sottovalutiamo l’importanza del rinforzo positivo. Un premio tanto ambito che Fido riceve ogni volta che conclude correttamente un esercizio da noi richiesto. Ebbene, sì, addestrare il cane con gli snack è possibile, ma senza esagerare. Dobbiamo sempre tenere a mente che il benessere passa dall’alimentazione, che rappresenta una sorta di termometro.
Inoltre, ricordiamo che i rimproveri e le urla non hanno nessun effetto sulla nostra piccola palla di pelo, al massimo aumentano il grado di nervosismo e non insegnano molto. Meglio, invece, rafforzare le associazioni positive, premiare i comportamenti virtuosi e ignorare quelli errati. Se una scelta sbagliata mette in pericolo l’incolumità di qualcuno, cambiamo il tono della voce, facciamo in modo che sia perentorio e sempre riconoscibile, diverso da quello rassicurante dei contesti positivi. La memoria del cane farà il resto e non la confonderemo.
Fido impara quello che vede e noi dobbiamo essere in grado di dare il buon esempio in qualsiasi circostanza, anche quando non è chiamato in causa il rapporto con lui. Solo in questo modo potremo fare dei passi in avanti e sviluppare una buona relazione con il cane. Non è molto diverso dall’avere un figlio, anche se tra due specie uguali la comunicazione è molto più semplice che tra due così diverse da avere un gap inevitabile.
La convivenza sempre più simbiotica e secoli di interazione costante, però, hanno ridotto questo divario e non è un caso che si dica: “Gli manca solo la parola!”. In determinate situazioni è proprio così ed è sufficiente soltanto uno sguardo perché la connessione tra bipede e quadrupede sia totale.
La motivazione giusta e che rimanga nel tempo
Sviluppare una buona relazione con il cane vuol dire anche fare in modo che sia duratura nel tempo e solida. Non dimentichiamo, infatti, che adottare un cane non è un passatempo da stabilire sull’onda dell’entusiasmo, ma un impegno e una responsabilità precisa che dura “finché morte non ci separi”. Fido non è un peluche da poter lasciare in un angolo quando ci stanchiamo: è un essere vivente che dipende da noi in tutto e per tutto e che ha delle esigenze precise.
Un rapporto importante, un po’ come succede tra gli esseri umani, non si può basare sulla paura e l’intimidazione, ma piuttosto sulla fiducia e il rispetto reciproco. Se dimostriamo al nostro amico a quattro zampe coerenza, possiamo avere buone possibilità che tra noi ci sia cooperazione e non un rapporto subordinato. In questo caso abbiamo centrato l’obiettivo e possiamo andarne fieri.