Svelato l’Hachiko italiano: si chiamava Fido e la sua storia è commovente
In tutto il mondo ci sono storie dolci di cani che hanno atteso al lungo il ritorno del padrone; questa è la storia di Fido, cane italiano
Quando si parla di cani è normale che si parla di fedeltà e dolcezza. Tutti i cani sono creature dolcissime e moltissime persone sono a conoscenza della storia di Hachiko, ambientato in Giappone. Questa storia ha infatti commosso le persone di tutto il mondo grazie ad una trasposizione cinematografica. Hachiko però non è l’unica storia così commovente.
Esiste la storia di un cane altrettanto commovente e per scoprirla non dobbiamo andare tanto lontano. Tutto è cominciato alla stazione di Venturina, vicino Piombino, in provincia di Livorno; il peloso in questione ogni giorno andava ad aspettare alla stazione il suo padrone che di lavoro faceva il ferrantranviere. Ma non è l’unico caso in Italia e neanche la più toccante; c’è anche la storia di Fido che viveva con il suo padrone Carlo Soriani a Luca di Mugello, provincia fiorentina. Il cane, un bellissimo esemplare di razza Bretone, ogni giorno accompagnava il padrone alla fermata dell’autobus e poi lo andava a riprendere.
Vista la fantastica abitudine il suo padrone ogni tanto decideva di fargli dei scherzi; si nascondeva infatti per vedere la reazione del peloso. Una sera del 1943 però il signor Soriani non è più tornato a casa e il suo cane ha passato il resto della sua vita ad aspettarlo nella fermata dell’autobus; ogni giorno per i successivi quattordici anni Fido da casa andava alla stazione, lo aspettava e tornava indietro. Il suo padrone lavorava in una fabbrica e durante la Guerra questa venne bombardata e Soriani divenne una vittima. Spesso ci si chiede se I cani capiscono la morte degli altri cani?
Il cane era consapevole che il suo padrone non sarebbe più tornato; ogni giorno da quell’autobus vedeva scendere le stesse persone di ogni giorno, colleghi del suo padrone, ma lui non c’era. La fedeltà di Fido venne premiata il 9 novembre 1957 con una medaglia d’oro. L’anno successivo però Fido si è ricongiunto al suo padrone in una sera d’estate.
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