Strongilosi del cane: campanelli d’allarme e cura
Piccoli disgustosi vermetti attaccano il nostro amato Fido: è la strongilosi del cane, causata da un particolare tipo di parassita
Sottili, lunghe creaturine simili a vermi che penetrano misteriosamente nella pelle: è la strongilosi del cane, non è fantascienza.
È una disgustosa (e pericolosa) patologia che funziona per trasmissione transdermica e infetta non solo i cani, ma anche i gatti e gli umani.
Cos’è e come si trasmette
La strongilosi del cane deve il suo nome a dei piccoli parassiti simili a filamenti di cotone, chiamati scientificamente Strongyloides stercoralis.
Le femmine di questi parassiti entrano nel corpo attraverso la pelle o per ingestione e migrano attraverso sangue e i tessuti di gola, trachea e polmoni fino all’intestino tenue.
Qui prosperano deponendo le uova e crescono cibandosi di sangue, tessuti e cellule del nostro povero Fido.
Sintomi
Questi disgustosi parassiti in genere provocano lievi sintomi nel nostro amato Fido (come la diarrea).
Da una parte è un bene, ma dall’altra può rappresentare un pericolo: la mancanza di sintomi evidenti non consente di individuare in tempo la malattia.
Nei casi più gravi il cane può presentare questi sintomi:
- Perdita di appetito
- Perdita di peso
- Letargia
- Disidratazione
- Debolezza
- Tosse e difficoltà respiratorie
- Diarrea
- Mal di pancia
- Polmonite
- Eruzioni cutanee
Dato che si tratta di sintomi associabili a molte patologie, è importante consultare immediatamente il veterinario al primo campanello d’allarme.
Diagnosi
Compito del veterinario è valutare le prove raccolte con un esame fisico completo del cane (tenendo conto anche delle patologie pregresse).
Un valido aiuto nella diagnosi arriva dal padrone: è consigliato monitorare i sintomi annotandone durata e ciclicità.
La prova del nove nella diagnosi della strongilosi del cane è l’esame delle feci, dove vengono individuate le larve.
Trattamento
In genere la strongilosi del cane viene curata somministrando tiabendazolo, ivermectina e fenbendazolo per via orale.
Ma spesso capita che le larve si insedino in altre aree del corpo, causando l’insorgere di cisti: in questo caso vanno rimosse manualmente (dal veterinario).
Prevenzione
È possibile prevenire la strongilosi del cane tenendo conto di alcuni accorgimenti come mantenere il cane fresco e asciutto evitando ambienti caldi e umidi e raccogliere la cacca quando si fa la passeggiata.
Bisogna ricordare, inoltre, che la strongilosi si trasmette agli umani perciò è meglio proteggersi utilizzando dei guanti e tenere lontani neonati e bambini.
Nel caso di cagne gravide o che hanno appena partorito, inoltre, è necessario controllare e trattare periodicamente i cuccioli: la malattia si trasmette anche da mamma a cuccioli.