Sperimentazione sugli animali in Italia: la LAV contro un’azienda veronese

La LAV ha depositato gli atti in Procura contro un'azienda veronese rea di fare sperimentazione sugli animali

La LAV è sul piede di guerra contro un’azienda veronese, colpevole di fare sperimentazione sugli animali in Italia. La Lega Anti Vivisezione ha già trasmesso in Procura tutti gli atti, in quella che è una battaglia legale che tutti gli animalisti seguono con apprensione e attenzione. Nessun animale dovrebbe soffrire più in questo modo.

Cane Beagle e sperimentazione animale in Italia
Fonte foto da Pixabay

Il Consiglio di Stato ha inviato alla Procura della Repubblica di Verona e al Ministero della Salute gli atti relativi al caso Aptuit, l’azienda del Veronese che utilizza roditori, primati non umani e cani di razza Beagle per la sperimentazione scientifica. La questione ha avuto inizio nell’aprile 2024, quando venticinque animali sono stati sequestrati negli stabulari di Aptuit, situati in via Fleming, a seguito di sospetti maltrattamenti. Da allora, la ripresa delle sperimentazioni è stata oggetto di un lungo contenzioso legale tra l’associazione animalista Lav e la stessa azienda.

A luglio 2024, il Consiglio di Stato aveva autorizzato temporaneamente la ripresa delle sperimentazioni sugli animali in Italia su circa 1.600 cani. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha deciso ora di affidare alla Procura di Verona e al capo dipartimento del Ministero della Salute, Giovanni Leonardi, ulteriori valutazioni sulle modalità di gestione degli animali. L’associazione Lav ha accolto con favore la decisione di mantenere aperta l’indagine. Ha anche ribadito che le ispezioni disposte dal Consiglio di Stato hanno rilevato violazioni gravi e persistenti. Secondo la Lav, le condizioni degli animali negli stabulari Aptuit continuano a violare gli standard minimi di benessere previsti dalla normativa europea.

Beagle con la pallina in bocca

L’azienda, parte del gruppo tedesco Evotec, ha respinto le accuse. Ha affermato, infatti, di operare nel pieno rispetto delle normative e con l’obiettivo di garantire il massimo benessere agli animali da laboratorio. Maria Pilla, amministratrice delegata di Aptuit, ha sottolineato che il centro di ricerca di Verona è riconosciuto a livello internazionale. Ha anche aggiunto che le attività dell’azienda sono regolarmente ispezionate e autorizzate dal Ministero della Salute.

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