Softiflox per cani: cos’è, quando si usa e come funziona
La medicina in pochi decenni ha fatto passi da gigante, anche in ambito veterinario, e a dimostrazione di ciò bastano farmaci come il Softiflox per cani, un antibiotico molto efficace contro alcuni tipi di infezione.
Anche questo farmaco, come tutti del resto, si deve somministrare sotto il controllo diretto del veterinario, seguendo attentamente le sue indicazioni su dosi e posologia prescritta.
Se il veterinario ha stabilito un trattamento a base di Softiflox per cani al tuo Fido, vuol dire che c’è un’infezione in corso. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quando si deve usare questo farmaco.
Com’è fatto
Il Softiflox per cani è definito come antibatterico per uso sistemico, quello che comunemente chiamiamo antibiotico. Significa che il veterinario lo prescrive quando Fido deve combattere un’infezione causata da uno o più batteri. L’antibiotico non fa altro che agire direttamente su questi microrganismi, evitando che continuino a moltiplicarsi nell’organismo del cane o che questi possa trasmetterli ad altri esseri viventi (non solo quattro zampe).
In particolare il Softiflox per cani contiene un principio attivo che si chiama Marbofloxacina, una particolare molecola che deriva dall’acido carbossilico e agisce come antibiotico ad ampio spettro. Questa definizione indica che il farmaco non combatte soltanto un tipo di batterio, ma funziona contro un’ampia gamma di batteri che possono colpire diversi apparati del cane.
A cosa serve
Il principio attivo del Softiflox per cani, come anticipato, agisce su un ampia gamma di batteri diversi tra loro. Come indica il foglietto illustrativo, si usa quando Fido è affetto da infezioni della cute e dei tessuti molli, causate da batteri sensibili alla Marbofloxacina. Tanto per citare dei casi, parliamo di piodermite, follicolite, foruncolosi o cellulite. Oltre a questo tipo di infezioni, agisce anche su quelle del tratto urinario associate (o non) a prostatite e anche su infezioni delle vie respiratorie.
Leggendo puoi facilmente renderti conto quanto sia importante seguire con cura le indicazioni del veterinario. Sbagliando le dosi o dando il farmaco in modo sbagliato al cane potresti peggiorare la situazione, anziché far guarire Fido. E di fatto potrebbe aggravarsi al punto da renderla praticamente irrisolvibile. Prima si agisce, meglio è: non prendere mai sottogamba i problemi di salute del tuo cane e fa’ in modo che sia seguito da un professionista competente. Senza mai affidarti al fai da te!
Come darlo al cane
La somministrazione del Softliflox per cani non è difficile, perché si acquista in farmacia sotto forma di compresse con la ricetta del medico veterinario. In commercio ne trovi esattamente tre diverse versioni, una specifica per i gatti e i cani di piccola taglia (quella da 5 mg) e due che invece sono rivolte a cani di peso maggiore, ovvero il formato da 20 e quello da 80 mg.
Il formato in compresse dovrebbe facilitarti non poco la vita quando devi dare l’antibiotico al tuo cane. I quattro zampe generalmente non sono troppo restii a ingerire qualcosa di nuovo e basta nascondere la pillola dentro un pezzetto di wurstel o tra la pappa per fargliela assumere. L’unica pecca del Softiflox per cani è che non è una compressa appetibile, ovvero con aggiunta di sostanze che la rendono un po’ più gustosa.
Poco male per Fido che in ogni caso non dovrebbe fare troppi capricci, anzi non dovrebbe nemmeno accorgersi della compressa nascosta nella pappa. Se dovessi avere difficoltà a fargliela ingoiare, dovrai agire di conseguenza cercando di seguire un metodo ben preciso. Con un cane mediamente tranquillo puoi semplicemente farlo sedere, aprirgli la bocca con pollice e indice e con l’altra mano far scendere la compressa direttamente giù in gola. La cosa importante è non rendere mai il momento delle medicine troppo stressante o pauroso per il tuo cane, altrimenti ogni volta che vedrà il blister delle compresse darà di matto!
Dosi e posologia
Quante compresse di Softiflox devi dare al cane? Come sempre per rispondere a questa domanda non devi far altro che leggere il foglietto illustrativo. Lì sono riportate tutte le informazioni e i dettagli sul farmaco, anche quelle relative al dosaggio raccomandato che nello specifico è di 2 mg al giorno per ogni kg di peso corporeo in un’unica somministrazione giornaliera. Se vuoi assicurare al cane il corretto dosaggio, però, il veterinario deve misurare accuratamente il peso corporeo del cane, così da evitare un sotto-dosaggio (che non avrebbe alcun effetto sull’infezione batterica).
Per le infezioni della cute e dei tessuti molli la durata del trattamento è di almeno 5 giorni ma in base all’andamento della malattia il veterinario potrebbe decidere di prolungarla. Per le infezioni del tratto urinario occorre un trattamento di almeno 10 giorni, mentre per le infezioni delle vie respiratorie deve essere di almeno una settimana.
Controindicazioni ed effetti indesiderati
Tutti i farmaci riportano sul foglietto illustrativo le cosiddette controindicazioni, ovvero tutti quei casi in cui non dovresti mai somministrarli al cane. In sostanza è quel che accade per i farmaci che usiamo noi umani, che talvolta potrebbero farci male anziché avere un effetto benefico sulla nostra salute.
Come si valutano di volta in volta questi casi? Naturalmente soltanto grazie ai controlli e agli esami del veterinario. Fido potrebbe essere ipersensibile al principio attivo del farmaco, oppure potrebbe essere troppo piccolo (Softiflox non si deve dare ai cani di età inferiore ai 16 mesi). Nel caso di cani di taglia grande come Alano, Bovaro del Bernese e Mastiff, cioè razze con un periodo di crescita più lungo, si devono aspettare i 18 mesi di età. Ciò si deve al fatto che i fluorochinoloni (come la Marbofloxacina, appunto) inducono l’erosione della cartilagine articolare nei cani giovani.
Il Softliflox non si deve usare nei cani che soffrono di malattie del sistema nervoso centrale, come l’epilessia. È stato dimostrato che potrebbe indurre le crisi convulsive nel cane, provocando di fatto un peggioramento della sua salute. Per le cagnette in gravidanza o allattamento si deve prendere qualche precauzione: sarà di volta in volta il veterinario a valutare il rapporto rischi/benefici e decidere se sia il caso di sostituirlo con un altro farmaco.
Per il resto non ha effetti indesiderati troppo gravi. Può capitare che Fido abbia episodi di vomito o diarrea, che perda l’appetito o diventi un po’ iperattivo. Ma sono in genere effetti transitori che vanno via da soli, dopo qualche ora.