Sindrome di Key-Gaskell nel cane: cause, sintomi e trattamento
La sindrome di Key-Gaskell nel cane porta tanti sintomi non facilmente curabili. Per trattarla bisogna intervenire sulle singole zone colpite.
Vi sono delle patologie per cui una cura definitiva ancora non esiste. Un esempio ne è la sindrome di Key-Gaskell nel cane.
Per trattarla, bisogna intervenire sulle singole parti del corpo colpite. In fasi avanzate, risulta complicato poter risolvere il problema. Scopriamo qualcosa in più su questa sindrome.
Cosa è
Rientra tra le malattie del sistema autonomo nervoso. Le funzioni del corpo che si verificano grazie al sistema autonomo nervoso, sono in gran parte eseguite senza pensiero cosciente.
Un’ eccezione è la respirazione, che lavora in coordinazione con il pensiero cosciente.
Queste funzioni del corpo comprendono la frequenza cardiaca, la digestione, la minzione, la salivazione, la sudorazione.
Inoltre, altre funzioni involontarie includono la dilatazione della pupilla degli occhi, la pressione sanguigna, le contrazioni intestinali, l’eccesso ghiandolare e l’eccitazione fisica.
Cause
Le cause, purtroppo, risultano sconosciute.
Sintomi
I sintomi legati alla sindrome di Key-Gaskell nel cane, sono numerosi e di natura diversa. Di seguito un elenco dei principali:
- Pupille non rispondenti e dilatate e mancata produzione di lacrime
- Fotofobia
- Vomito
- Anoressia derivante da una significativa mancanza di appetito
- Difficoltà durante la minzione
- Diarrea
- Costipazione in alcuni casi
- Possibile dolore addominale, più o meno intenso
- Dispnea (difficoltà respiratoria)
- Naso secco
- Tosse
- Secrezione nasale
- Depressione
- Perdita di riflessi spinali
- Atrofia muscolare
Diagnosi
Una volta arrivati dal veterinario, bisogna fornire un quadro generale sulla salute di Fido ed esporre le tempistiche della comparsa dei sintomi.
Successivamente, si effettuano gli esami di routine come emocromo completo, profilo biochimico ed esame delle urine.
Non essendo chiara la causa e non esistendo una precisa localizzazione della patologia, è necessario esaminare tutte le parti del corpo di Fido.
Descrivere dettagliatamente i sintomi, infatti, potrebbe permettere una prima localizzazione della malattia per capire dove intervenire.
Ecografie e radiografie verranno effettuate nelle zone d’interesse per poter testare i riflessi lenti o inesistenti di Fido e la condizione dei suoi organi interni.
Potrebbe capitare, in base alla degenerazione della malattia, che i riflessi di Fido in alcune zone siano completamente assenti.
Trattamento
La causa della disautonomia non è nota. Pertanto, il trattamento è sintomatico. Quindi, più che la patologia, vengono curati i singoli sintomi.
I liquidi per via endovenosa, devono essere somministrati al cane per prevenire la disidratazione. Un sondino può aiutare a garantire un’alimentazione adeguata in presenza di megaesofago.
Se la motilità intestinale è assente, potrebbe essere necessario un sondino. Le lacrime artificiali devono essere somministrate se la produzione di lacrime è insufficiente.
L’umidificazione dell’aria può aiutare con le mucose secche. Verranno somministrati farmaci per sostenere gli organi e per incoraggiare la contrazione della vescica e migliorare la motilità intestinale.
Se si sospettano infezioni o polmonite, verranno prescritti antibiotici.