Sindrome del cucciolo nuotatore: cos’è, cause, cura
Ecco come riconoscere velocemente la sindrome del cucciolo nuotatore e se è possibile trovare rimedi efficaci per farlo iniziare camminare
Per sindrome del cucciolo nuotatore si intende una malformazione che colpisce il cucciolo di cane. A seguire verranno elencate tutte le possibili cause di questa malformazione e se e, in tal caso, come è possibile risolvere questo problema. La mancata risoluzione provocherebbe un’impossibilità concreta al cane di camminare.
Caratteristiche della sindrome
Tra le malattie dei cani spicca tale patologia. Questa sindrome è una rara ma possibile anomalia dello sviluppo riscontrabile in alcune razze condo-distrofiche, ovvero razze che hanno delle affezioni a carico dello scheletro, nello specifico sulla spina dorsale. Questa particolare patologia risulta visibile già dalla seconda settimana di vita del cucciolo e rende il cane impossibilitato a muoversi normalmente. Questa malattia ha delle caratteristiche davvero uniche, che contribuiscono a rendere facile la diagnosi.
La sindrome del cucciolo nuotatore obbliga il cane a vivere in una posizione innaturale, poiché le costole si piegano e il cuore e gli altri organi convergono verso la cavità pleurica. In questo modo si sposta o diminuisce il flusso d’aria proveniente dai polmoni.
Inoltre le zampe posteriori risultano essere impossibili da muovere e non possono essere utilizzate per fare muovere il cane. Un cucciolo che soffre di tale patologia, a cui non viene praticata una terapia correttiva, potrebbe anche non riuscire a finire i giorni di svezzamento.
Cause
Ancora non sono del tutto chiare le cause della sindrome del cucciolo nuotatore. Si presume che questa sia una malattia congenita. Esistono inoltre alcune razze che sono più predisposte rispetto ad altre. Tra queste rientrano i cani di piccole taglie come Bassotti, Yorkshire Terrier, West Highland White Terrier, English Cocker Spaniel) e le razze con grande torace e arti corti (come Basset Hounds, Pekinese, Cavalier King Charles, bulldog francesi e inglesi). Anche i cuccioli obesi e quelli con l’ossatura pesante possono incorrere nello stesso problema.
Inoltre si pensa che infezioni, surriscaldamento e problemi all’orecchio del cane possono influire nell’insorgenza di tale patologia. Tuttavia non sono state ancora confermate le reali cause e proprio per questo risulta difficile riuscire a prevenire questo disturbo.
Trattamento
Per cercare di alleviare e correggere il problema è importante mettere un cuscino ben imbottito sul luogo dove sosta il cucciolo, in modo tale che il suo corpicino non tocchi parti dure. Fisioterapia ed esercizi manuali, fatti ovviamente da voi, possono riuscire a risolvere il problema. Risulta assolutamente sconsigliato fare stare il cucciolo con la sindrome da nuotatore su superfici lisce, moquette e pavimenti bagnati perché possono peggiorare il problema.
Bisogna prestare particolare attenzione quando il cucciolo mangia e fa i bisogni. La sindrome del cucciolo nuotatore crea al cane enormi difficoltà sia per ingerire che per espellere i bisogni perché compiono tali azioni mentre stanno completamente coricati per terra.
Il cane che mangia e beve in questa posizione corre il rischio di affogarsi; quando invece fa i bisogni, non solo non si sporca tutto e non è igienico, ma corre il rischio di contrarre infezioni batteriche. È per questo necessario che quando mangia, sempre attraverso il vostro aiuto, gli si vengano fatti dei massaggi al pancino in modo tale che il cane possa digerire in maniera corretta. Quando espelle i bisogni fisiologici bisogna invece immediatamente pulire il cucciolo.
Un trattamento minuzioso e completo permette al cane nato con tale patologia di camminare autonomamente e normalmente dopo qualche settimana. Senza le giuste cure e attenzioni il cucciolo con tale sindrome difficilmente potrà superare le prime fasi della propria vita; troppe varianti infatti possono dare esito nefasto.
Conclusioni
In sintesi la sindrome del cucciolo nuotatore è una patologia che richiede particolari attenzioni per riuscire a salvare la qualità di vita del cane con tale disturbo. Attenzioni, pazienza ed estrema cura possono aiutare a risolvere il problema.
Per qualsiasi altra informazione però risulta necessario ricorrere al parere del veterinario che potrà insegnarvi degli esercizi da fare al vostro cane che lo aiutano a non lasciare che gli arti del cucciolo si atrofizzino. Tutti gli animali sono creature delicate, ma i cuccioli con tale disturbo lo sono certamente di più e la loro sopravvivenza dipende esattamente da voi e da come vi approcciate a tale problema.