Sì, qui in Italia un comune cerca volontari per beccare chi non raccoglie la cacca del cane
È possibile leggere questo avviso sul sito del comune di Caselle Torinese
Una delle cose che, di certo, nessun proprietario di quattrozampe ama fare è raccogliere la cacca del proprio cucciolo. Questo però è un gesto necessario, che permette a tutti i cittadini di vivere in un posto pulito. Infatti, non è piacevole raccogliere la cacca del nostro cane, ma lo è ancor meno calpestare le feci di cane quando, magari, stiamo camminando distrattamente. Nonostante questo dovrebbe essere un concetto chiaro a tutti, moltissimi proprietari di cani ancora troppo spesso, continuano a non seguire la regola, specificata nell’Ordinanza Ministeriale del 6 agosto 2013.
Proprio per questo motivo, sono moltissime le iniziative che sono state prese a livello comunale in più zone d’Italia che hanno come scopo quello di punire il comportamento di chiunque non raccolga le feci del proprio cane.
A tale proposito, non possiamo non parlarvi dell’iniziativa del comune di Caselle Torinese. Come riporta il giornale La Voce, infatti, sul sito di questo comune si trova un avviso in cui è possibile leggere che si ricercano volontari che possano operare per “la vigilanza e controllo in materia di gestione degli animali (mancata raccolta delle deiezioni)”.
Oltre a questo, poi, è richiesto di “collaborare alla vigilanza per la prevenzione e repressione di tutti gli illeciti correlati agli animali” e, più in generale, di dare il proprio contributo per la migliore gestione dei vari aspetti della vita dei quattrozampe. Per lo svolgimento di questi compiti nom c’è nessun compenso, ma solo un parziale rimborso spese.
Questa iniziativa, come vi anticipavamo, si affianca alle numerose iniziative prese dai comuni italiani per cercare di sanzionare tutti i proprietari di quattrozampe che non raccolgono la cacca del loro cucciolo. Si sono mobilitate, però, a questo scopo anche alcune associazioni animaliste. Nel 2017, infatti, ci sono state delle campagne sociali per identificare e denunciare chiunque violasse la regola. In quella occasione, le segnalazioni furono, in pochissimo tempo, quasi 30 mila.
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