Sharpei, quanto vive: età media e cosa sapere sulla sua longevità

Quanto vive uno Sharpei dipende dalle caratteristiche della razza ma non solo: entrano in gioco anche le cure e le attenzioni che gli forniamo

Quanto vive un cane di razza Sharpei? Una domanda più che lecita ma che per una risposta completa richiede un serio ragionamento.

È vero che ogni razza canina ha un’aspettativa di vita che si calcola facendo una media, grazie ai dati disponibili, ma d’altra parte tutto dipende dallo stile di vita di Fido, dalle cure che riceve e da eventuali predisposizioni a malattie o disturbi che potrebbero compromettere seriamente la sua salute.

Ma scopriamo di più su quanto vive uno Sharpei e di quali cure e attenzioni ha bisogno per un’esistenza felice e (soprattutto) in salute!

Indice

Quanti anni può vivere uno Sharpei

cane sul prato

L’aspettativa di vita di un cane Sharpei varia dai 9 agli 11 anni in media, con una longevità maggiore negli esemplari femmine. Questi ovviamente sono dati che derivano da calcoli e medie matematiche, che tengono conto degli studi e dei campionamenti effettuati nel corso del tempo tra gli esemplari di questa razza. Ma possiamo dire in assoluto che sia davvero così?

Di base la risposta è Sì, nei fatti però è giusto tener conto di tutti i fattori “esterni” che possono influenzare l’aspettativa di vita dello Sharpei come di qualsiasi altro cane, di razza o meno.

Caratteristiche della razza

cani di razza sharpei

Prima di adottare un cane, Sharpei o di altro tipo, dovremmo informarci per bene a proposito delle sue caratteristiche e delle tipicità della razza. Questo è uno step essenziale: mai e poi mai si dovrebbe scegliere un amico a quattro zampe solo per un fatto puramente “estetico”.

Basti pensare alla taglia, una delle cose di base. Prima di prendere un cane dovremmo essere consci di quanto crescerà e degli spazi che gli serviranno per vivere bene in casa. Dovremmo sapere se si tratta di un cane tendenzialmente pigro e che può stare tranquillamente in appartamento o se, al contrario, sia un quattro zampe che ha bisogno di stare all’aria aperta e fare molto movimento.

Nel caso dello Sharpei parliamo di un cane di taglia media, riconoscibile per la “pelle di sabbia” (così si traduce il suo nome cinese) costellata da pieghe che gli conferiscono un aspetto unico. È un cane dall’indole tranquilla e all’apparenza quasi distaccato, che ama vivere a stretto contatto con le persone che si prendono cura di lui ed è poco incline alle nuove conoscenze (ecco perché è essenziale la socializzazione del cucciolo).

Come prendersi cura di uno Sharpei

cane disteso per terra

Lo Sharpei non è un cane invadente ma è capace di creare legami profondi con il proprio padroncino. Ed è qui che entra in gioco proprio lui: chi deve prendersene cura al meglio delle sue possibilità, tenendo conto delle sue caratteristiche psicofisiche e delle sue esigenze.

Dello Sharpei è bene conoscere le malattie tipiche ad esempio, come le dermatiti e i problemi della pelle frequenti per via della pelle a pieghe. Dovremmo anche tener conto dell’importanza dell’igiene degli occhi, vista la tendenza a una copiosa lacrimazione che spesso causa infezioni e altri problemi, così come del fatto che si tratta di una razza brachicefala, con un muso più corto del dovuto e per questo tendente a respirare male (la notte russa tantissimo, non a caso!). C’è anche la cosiddetta febbre dello Sharpei, una condizione ereditaria che molti esemplari manifestano sin dai primi mesi e che inevitabilmente influenza il resto della loro vita (non si può curare, ma solo gestire).

In questo quadro generale è importantissimo che il nostro amico a quattro zampe riceva tutte le attenzioni necessarie, che venga toelettato regolarmente in modo tale da evidenziare in tempo eventuali problemi della pelle e che faccia visite regolari dal veterinario, specialmente quando c’è da monitorarne la febbre ereditaria. Essendo un cane piuttosto “pigro” è, inoltre, importante che abbia un’alimentazione di ottima qualità, mai eccessivamente calorica e che gli consenta di mantenere il giusto pesoforma.

Cosa non fare con un cane Sharpei

sharpei di colore nero

Quanto vive uno Sharpei dipende da tutto questo, da cure e attenzioni che si riferiscono a tutti i cani in generale ma che, in questo caso, tengono conto delle caratteristiche specifiche della razza. A questo punto vien da chiedersi: quali sono gli errori che non dovremmo mai commettere con un cane Sharpei?

Innanzitutto, vista la sua indole pacifica e serafica, è bene non forzarlo né mettergli fretta. Lo Sharpei è un cane che ha bisogno dei propri tempi e spazi, cosa che dimostra anche quando esce per fare la consueta passeggiata. Magari non lo vedrete correre e giocare a più non posso, ma certamente si prenderà tutto il tempo per osservare e annusare ciò che lo circonda. Con calma, senza stress.

Un cane riflessivo dunque, ma anche capace di creare legami profondi con le persone che fanno parte della famiglia. Ecco perché potrebbe avere la tendenza a non volersene separare mai fino a soffrire della loro lontananza in modo patologico (ansia da separazione). Ed ecco perché è responsabilità del padroncino insegnargli sin da cucciolo a stare da solo (senza esagerare).

Lo Sharpei non dovrebbe mai mangiare troppa pappa, né avere nella ciotola cibo di scarsa qualità. Si mantiene ben pulito da sé, perciò è un errore fargli bagnetti troppo frequenti rischiando così di provocare danni alla pelle. Vi sembra un cane esigente? Forse un po’ sì, ma in fondo ogni cane ha dei bisogni e dobbiamo impegnarci a rispettarli se gli vogliamo davvero bene!

Sharpei quanto vive, molte persone ci hanno chiesto anche:

cane con il muso corto

Quanto costa uno Sharpei cane?

Un esemplare di Sharpei costa mediamente dai 500 euro in su, ovviamente sempre rivolgendosi a un allevatore professionista e certificato. Potete consultare l’elenco completo sul sito dell’ENCI – Ente Nazionale Cinofilia Italiana, dove si può effettuare una ricerca sia per razza che per Regione.

Com’è il carattere dello Shar Pei?

Lo Sharpei è un cane dal temperamento placido e tranquillo, potremmo dire anche riflessivo. Non ama particolarmente le grandi esternazioni di affetto ma con il padrone e la famiglia è molto dolce e talvolta anche coccolone. Ama stare in compagnia delle persone a cui si affeziona, al contrario è poco propenso ai contatti con gli estranei. Si tratta di un cane buono ma vigile, distaccato ma capace di creare legami profondi.

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