Sguardo colpevole del cane: ecco che cosa significa in realtà
Si tratta del tipico sguardo colpevole del cane dopo che è stato rimproverato. Vediamo quale è il suo vero significato e come possiamo intervenire
Lo sguardo colpevole del cane lo conosce sia chi ha degli amici a quattro zampe in giro per casa che chi non ha mai avuto esperienze dirette. Film, pubblicità, video e foto sul web sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo. Ma l’apparenza corrisponde sempre alla realtà? Fido, quando assume questa espressione, davvero si sente in difetto o prova altri sentimenti che vale la pena conoscere?
Il rapporto tra bipede e quadrupede, complici i decenni di evoluzione passati a strettissimo contatto, è sempre più simbiotico. Il gap comunicativo, inevitabile tra due specie così diverse tra loro, si è ridotto sensibilmente; ma siamo sicuri di sapere tutto sul migliore amico dell’uomo?
Uno sguardo di insieme
Un errore interpretativo può avere delle conseguenze più o meno gravi, più conosciamo la nostra piccola palla di pelo, più potremo contribuire al mantenimento del suo benessere (sia a livello psicologico che fisico). Questo vale anche nel caso dello sguardo colpevole del cane. Il nostro obiettivo adesso è quello di fare un po’ di ordine, viste le informazioni errate che circolano sull’argomento della nostra analisi.
La tendenza, spesso dannosa, è quella di antropomorfizzare i comportamenti animali, di traslare i nostri atteggiamenti e le nostre espressioni (con relativi significati) in un mondo che – per quanto si sia avvicinato al nostro – è molto differente in tanti aspetti. Fido, infatti, in questo caso specifico, non prova nessun tipo di rimorso: è ‘soltanto’ intimorito dal comportamento che gli abbiamo riservato.
Sbagliare è facile
Passare tanto tempo insieme al nostro amico a quattro zampe, senza dubbio, ci permette di conoscerlo più a fondo. Questo però non sempre è sufficiente. Soprattutto chi non ha mai avuto esperienze pregresse con i cani, infatti, rischia di male interpretare il linguaggio del corpo. Ecco perché è sempre consigliabile avvalersi di un professionista esperto in comportamento canino.
Questo vale soprattutto nelle prime settimane di vita, quando una corretta socializzazione permetterà a Fido di sapere come interagire con il mondo esterno e noi siamo ancora veramente poco affini a questo esemplare così affascinante. Troppe volte, infatti, succede di credere che qualcosa abbia un determinato significato, per poi scoprire anche a distanza di tempo che avevamo commesso un errore grave e/o grossolano.
Uno studio a supporto
Le conversazioni tra persone che posseggono animali domestici, alle volte, sono davvero divertenti, a tratti surreali. L’amore verso di loro, infatti, non ci fa essere obiettivi. A incidere però è anche la scarsa conoscenza del linguaggio utilizzato da Fido e la presunzione di potersela cavare anche senza avere approfondito la psicologia del nostro amico a quattro zampe.
Proprio per restare in tema di scorretta interpretazione, una ricerca scientifica portata avanti dall’Università di Cambridge dimostrerebbe come lo sguardo colpevole del cane, comune a tutti gli esemplari, in realtà voglia dire tutt’altro. Se il nostro adorato Fido lo assume, infatti, vuol dire che ha paura. E se lo rivolge nella nostra direzione significa che è di noi ad avere timore.
Non si dovrebbe parlare allora di rimorso. In realtà si tratterebbe di una più basilare risposta fisica e involontaria alla paura che i nostri rimproveri o qualche altro nostro atteggiamento provocano alla palla di pelo fifona. Al di là di tutto, però, avere questa informazione ci sarà utile per evitare traumi inutili e per sapere anche come trattare con un esemplare che ne ha già di pregressi. Con quest’ultimo, infatti, oltre ad avere tanta pazienza, non dobbiamo commettere errori: ha già una mente provata, gli serve solo un po’ di serenità e tutto l’amore che desidera e che ancora non ha ricevuto (suo malgrado).
Fido inconsapevole
Se lo sguardo colpevole del cane in realtà significa altro non dipende dal fatto che non sia in grado di provare rimorso. Molto più banalmente, Fido non sempre ha contezza di avere commesso un errore. Per rendersene conto, gli scienziati hanno studiato il comportamento dei cani e dei loro proprietari di fronte alla gestione di una risorsa, in particolare della pappa.
Ai padroni è stato chiesto di lasciare la stanza dopo aver collocato un determinato cibo in un punto preciso della casa e di dire al loro cane di non mangiarlo. La ricerca è stata condotta su un campione di 96 coppie composte da bipedi e quadrupedi volontari. Non sono stati valutati idonei i cani con un’età inferiore ai sei mesi oppure quelli adottati meno di tre mesi prima rispetto al test. In questi casi, infatti, non ci sarebbe stato il tempo materiale necessario per instaurare un legame relazionale maturo e soddisfacente.
L’esperimento si è tenuto nell’ambiente domestico oppure, in alternativa, in luoghi famigliari ai pelosi, per fare in modo che tutti gli attori in gioco avessero gli strumenti per sentirsi a proprio agio e non subire influenze esterne.
I dettagli dell’esperimento
Per scoprire il vero significato dello sguardo colpevole del cane, il campione è stato suddiviso in due gruppi. Il primo composto dagli esemplari a cui i ricercatori hanno tolto la pappa e il secondo da quelli a cui è stato concesso di mangiare. Successivamente c’è stata una ulteriore suddivisione all’interno di entrambi i gruppi: ad alcuni è non stato rimpiazzato il cibo, mentre ad altri sì.
Rientrati nella stanza, i proprietari si sono limitati ad osservare il proprio cane senza dire una parola. Gli studiosi hanno poi chiesto loro se credevano che il cibo fosse stato mangiato dal cane o tolto. 15 cani su 24 sono stati ritenuti colpevoli, sia nel gruppo che effettivamente si era nutrito perché la pappa era stata rimpiazzata, sia in quello che non ne aveva avuto l’opportunità.
Invece 11 cani su 24 sono stati considerati colpevoli negli altri due gruppi. In sostanza, chi aveva mangiato sembrava colpevole tanto quanto chi era innocente e viceversa. Ed ecco la conclusione a cui è arrivata la scienza: lo sguardo colpevole del cane, in realtà, potrebbe indicare timore.
Conclusioni
Fido, quindi, non avrebbe la percezione di avere fatto qualcosa di sbagliato; ma reagirebbe semplicemente al comportamento del proprietario. Si spaventa perché di una cosa è consapevole: la punizione che sta per arrivare. Tuttavia non ne conosce la ragione.
In conclusione, continuare a sgridare il nostro amico a quattro zampe non serve a nulla, solamente a spaventarlo. Forse è meglio, allora, chiedere aiuto a un etologo certificato per sapere come interagire in maniera più responsabile con il nostro amico a quattro zampe.