Roma: cane Molly rischia di affogare per una vendetta d’amore
Brutta vicenda dalla cronaca di Roma, dove un cane di nome Molly ha rischiato di morire a causa di una vendetta d’amore.
Siamo di nuovo qui dunque a raccontarvi un’altra brutta vicenda ai danni dei nostri amici a quattro zampe.
Mentre l’Italia chiede giustizia per Charlie, il cane che a Salerno ha perso la vita per colpa di una vendetta, una notizia simile arriva dalla nostra capitale.
Anche se, per fortuna, questa volta il finale è decisamente diverso. Come detto siamo a Roma e la sfortunata protagonista della vicenda è Molly, un cane di razza Jack Russell.
Molly è la cagnolina di una donna che ha come unica colpa quella di aver amato l’uomo sbagliato.
E purtroppo Molly in seguito alla separazione tra i due è rimasta con con il 37enne romano che adesso è accusato di maltrattamento ai danni di animali.
Come detto, tutto inizia in seguito alla separazione tra i due. L’uomo, che probabilmente non ha accettato la fine della storia d’amore, decide di vendicarsi di colei che lo ha lasciato sfogandosi sul suo cane.
E così ha preso il cucciolo e, girando un video con il suo smartphone, ha minacciato di affogarlo in un catino pieno d’acqua.
Fortunatamente, questa volta gli inquirenti sono intervenuti in tempo. Tra l’altro l’intervento della polizia ha portato alla luce un altro fatto inquietante.
Nella proprietà del 37enne romano, in un’area di circa 5000 metri quadrati, si trovavano altri 64 cani di razza Jack Russell.
Tutti, inutile dirle, in condizioni davvero estreme. Quasi abbandonati a loro stessi, vivevano in condizioni igienico sanitario ai limiti dell’umanità.
Tutti i cani, compresa Molly, sono stati sequestrati all’uomo e adesso si trovano in una clinica veterinaria.
Adesso per l’uomo si prospetta un’accusa di maltrattamento e violenza ai danni degli animali. Per fortuna, senza nessuna conseguenza drammatica o fatale.
Resta comunque il dato che dimostra come sempre più spesso i nostri amici a quattro zampe si ritrovino vittime delle nostre liti e delle nostre vendette.