Questo cane sta facendo la storia: accompagna il suo padrone, un giudice, in ogni aspetto del suo lavoro
Pusky, il primo cane al servizio della giustizia in Spagna
Oggi il Tribunale di Siviglia può vantarsi di qualcosa che gli altri non hanno: un cane guida al servizio del giudice. Il suo nome è Pusky ed è un bellissimo esemplare di Labrador nato nella sede della Fundación Once del Perro Guía. Si tratta di uno dei 164 cani guida consegnati dall’ONCE in tutta l’Andalusia.
Pusky subito dopo la sua nascita ha ricevuto un addestramento speciale per svolgere al meglio la sua futura mansione. Quando aveva solo due mesi è stato affidato ad una famiglia che se ne è presa cura. Il loro compito era di farlo abituare ad un ambiente domestico e soprattutto ad essere socievole. In quei mesi di “prova” il cane ha imparato a salire sulla metropolitana, sull’autobus e ha compreso come comportarsi in luoghi pubblici come ristoranti o bar. All’età di un anno Pusky è stato trasferito nuovamente alla Fondazione dove si è reso partecipe anche di un addestramento “avanzato”.
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Dopo qualche mese era necessario affidare il cagnolone a qualcuno in maniera stabile. Pusky non poteva continuare ad essere lasciato a persone diverse senza trovare mai un “punto fisso“. Gli addestratori hanno esaminato i profili di numerose persone con cui il piccolo potesse andare a vivere e hanno infine selezionato il “prescelto”: si trattava del giudice Luis Gonzaga. L’uomo ha accettato di buon grado il suo nuovo amico. Non aveva mai avuto un cane fino a quel momento, quindi si è dovuto prendere del tempo prima di poterci fare l’abitudine. La moglie e i figli di Gonzaga si sono affezionati molto a Pusky e lo ha fatto diventare un membro effettivo della famiglia.
Oggi il Labrador lavora insieme al suo padrone al Tribunale provinciale e si è fatto moltissimi amici. Come il giudice Gonzaga conferma: “I miei colleghi lo hanno accolto molto bene: mi hanno dato una coperta su cui adagiarlo, un lettino, dei giocattoli e una ciotola per bere. Ogni mattina, quando arriva, gli danno il buongiorno e lo coccolano.”