Questo cane è stato usato per scopi criminali, ma oggi è tutto diverso: fa parte della polizia
Il cane ha ricominciato da zero, diventando un prezioso membro della comunità di Bogotà.
Sette anni fa a Bogotà, in Colombia, le Forze dell’Ordine colombiane smantellavano il Bronx. L’area era nota per essere il cuore pulsante dei traffici della malavita, con particolare riferimento alla droga. Nessun passante osava dar fastidio, con la pessima fama giunta pure ai turisti. I ricorrenti episodi di violenza erano un monito, lanciato a chiunque volesse mettervi piede e intralciare, così, gli affari delle bande. Per tenere l’area al sicuro queste realtà si servivano pure dei nostri amici a quattro zampe, come il cane Blacky visibile nella foto, di proprietà dei Los Sayayines per commettere azioni criminali.
Chi si occupava di lui lo aveva reso aggressivo, un fedele esecutore degli ordini impartiti. Non aveva alcuna colpa, bensì era stato solo sfortunato nell’essere finito tra le mani delle persone sbagliate. Con le giuste cure avrebbe, però, potuto ancora “redimersi” e gli agenti gli hanno offerto questa opportunità, una volta messo al sicuro. Trovato il giusto canale per costruire una relazione, bastava giusto dargli modo di adattarsi alla nuova realtà.
A seguito dell’operazione, la Polizia Ambientale lo ha preso con sé. L’esperienza accumulata dal Fido sarebbe potuta tornare utile e, con il passare del tempo, lui ha ripagato la fiducia. Immaginiamo debba essere stata dura, soprattutto in principio, dati i trattamenti a cui era avvezzo. I veterinari chiamati a occuparsene hanno, infatti, rilevato delle tracce di abusi.
Il cane assolve a una funzione molto importante in ambito cittadino, tanto quanto i suoi simili, adibiti a tali scopi. Senza lasciarsi condizionare da eventuali preconcetti – ad esempio, che fosse una causa persa in partenza – gli istruttori lo hanno trasformato.
In cambio della possibilità di riscrivere la propria storia, Blacky mette a disposizione due preziose qualità: lo spiccato senso dell’olfatto e la capacità di riconoscere individui sospetti. Attraverso i latrati, avvisa i compagni di unità se qualcuno di poco raccomandabile è nei paraggi. È un assistente davvero utile, perché invita gli operatori a tenere alta la guardia. Il lavoro svolto implica, infatti, numerosi pericoli e un pizzico di attenzione in più può fare tutta la differenza immaginabile.