Questi (purtroppo) sono i motivi per cui i Beagle vengono usati nella sperimentazione animale

La sperimentazione animale è un tema che tocca nel profondo qualsiasi amante degli animali. Nel caso dei cani, poi, ci tocca ancor di più. Non è un segreto che le condizioni in cui versano i cani destinati alla sperimentazione sono davvero pessime e, come riportato in svariate inchieste, non rispettose nemmeno della normativa europea sulla protezione dgeli animali utilizzati per scopi scientifici. Per chiunque non lo sapesse, i cani più utilizzati nella sperimentazione animale sono quelli di razza Beagle. Oggi vi spieghiamo come mai.

Come riporta Kodami, sebbene negli anni la sperimentazione sui cani di razza Beagle sia in diminuzione, sono comunque i cani più utilizzati a questo scopo. Questi cuccioli vengono scelti in virtù delle loro eccellenti caratteristiche. Tanto per cominciare, il loro carattere docile permette di ridurre in maniera considerevole la possibilità che ci siano delle zuffe tra loro quando vengono stipati nello stesso ambiente. Non solo: sono docili anche con gli esseri umani. Sono docili, quindi, anche con coloro che li condurranno, con buona probabilità, alla morte.

Anche le loro caratteristiche fisiche li rendono perfetti a questo scopo. Infatti, pur essendo di taglia medio piccola, sono estremamente resistenti. Questa combinazione di piccola taglia e resistenza, permette di sceglierli al posto di cani che, invece, hanno solo una delle due caratteristiche.

Inoltre, c’è una motivazione di tipo “storico”. In buona sostanza, essendo da sempre i cani prescelti, non si è mai pensato di cambiare, anzi. Per i ricercatori è conveniente usare sempre lo stesso tipo di cane.

A questo punto, dobbiamo però, mettere in luce un dato. Ci sono delle alternative alla sperimentazione animale? Si ma la scienza non è del tutto concorde sulla perfetta sostituibilità. Tuttavia, ci sono moltissimi Beagle che non conosceranno mai una famiglia e, più in generale, non avranno mai una vita perchè sono allevati proprio per finire in laboratorio. Questo dato, oltre che spezzarci il cuore, ci porta a farci moltissime domande.

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