Prolasso uretrale del cane: sintomi, cause e cosa fare
Il prolasso uretrale del cane, all'apparenza, è simile a un tumore. I soggetti più a rischio sono i quattro zampe giovani o di mezza età. I dettagli
Il prolasso uretrale del cane si verifica quando una piccola parte dell’uretra, o la punta, fuoriesce dall’apertura del pene. Ecco perché somiglia a una neoformazione. A essere colpiti sono soprattutto i bulldog inglesi e i boston terrier, giovani o di mezza età.
L’uretra è la piccola apertura attraverso cui il nostro amato Fido fa pipì. I muscoli della vescica e dello sfintere si trovano nella parte superiore e servono a controllare la minzione. A volte può infiammarsi, fuoriuscire, cambiare colore (dal rosso al viola).
I sintomi
Il prolasso uretrale del cane ha dei sintomi precisi. Se notiamo uno o più di questi segnali portiamo il nostro amico a quattro zampe dal veterinario:
- Massa infiammata e di colore rossastro o viola sulla punta del pene;
- Tendenza a leccarsi l’area genitale (a tal proposito, ecco perché il cane lecca);
- Difficoltà durante la minzione;
- Algie;
- Neoplasie;
- Infezioni;
- Calcoli;
- Disturbi al testicolo.
Questa condizione si verifica soltanto nei cani di sesso maschile, ovviamente, e soprattutto in fase di erezione. Può mantenersi per tutta la sua durata. Nel caso di tumore, sapere come funziona la chemioterapia può essere di enorme aiuto.
Le cause
I fattori che possono portare a questo tipo di disturbo sono molteplici. Individuare quello scatenante è indispensabile per arrivare a una diagnosi. Possono includere:
- Anomalie nello sviluppo dell’uretra;
- Aumento della pressione nell’area intra-addominale;
- Eccitazione o erezione sessuale prolungate;
- Ostruzione a causa del flusso di ritorno del sangue;
- Predisposizione genetica.
Un’anamnesi dettagliata da parte nostra sarà di grande aiuto allo specialista che farà un esame fisico completo, includendo analisi del sangue, delle urine e biochimiche per escludere malattie correlate come il cancro.
La diagnosi
Lo specialista poi prescriverà anche una radiografia e una ecografia dell’addome; ma l’ispezione della punta del pene e come si presenta il prolasso uretrale del cane, di per sé, forniranno molte informazioni.
Una volta effettuata la diagnosi, valuterà anche il modo in cui il nostro amico a quattro zampe fa la pipì. Per prescrivere la terapia più adeguata deve avere un quadro completo.
Il trattamento
La cura dipende dalla gravità della condizione e dalla frequenza con cui si presenta. La chirurgia può essere l’opzione migliore, soprattutto se c’è sanguinamento dall’apertura o intorno all’uretra. Aiuterà anche a contrastare il dolore e le infiammazioni. La castrazione può essere presa in considerazione se il prolasso si manifesta solo durante l’erezione.
Nel caso di un’infezione si dovrà ricorrere all’antibiotico, il dosaggio dipenderà dalla condizione specifica che il veterinario si trova davanti. Potrebbe consigliare anche la somministrazione di estrogeni per ridurre i tempi di erezione.
Il recupero
La prognosi è assolutamente favorevole, una volta completato il trattamento. Bisognerà comunque monitorare la situazione e supportare Fido in fase di convalescenza. Se notiamo effetti collaterali durante l’assunzione di qualsiasi farmaco, chiamiamo lo specialista che ci dirà se sospenderlo, e sostituirlo, oppure cambiare posologia.
Saranno programmate visite di controllo per essere sicuri che tutto proceda come previsto. Soprattutto nel caso del post-operatorio. Il veterinario condurrà anche un altro esame fisico e lo confronterà con le informazioni di quello precedente. Dopodiché valuterà ancora una volta le condizioni di salute generali e l’andamento del recupero nel complesso.