Prendersi cura di un Barbet: come farlo alla perfezione, tutti i consigli utili
Cosa significa permettere ad un cagnolone di entrare a far parte della famiglia? Ecco qualche specifica informazione su come prendersi cura di un Barbet al meglio
Quanto conosciamo i cani dal pelo riccio? Cosa bisogna sapere sul loro stile di vita? Scopriamo oggi come prendersi cura di un Barbet al meglio, passando in rassegna alcuni punti salienti da cui non si può assolutamente prescindere.
Barbet: quali e quante attenzioni richiede?
Il Barbet è un cane di origine francese, la cui storia si fa risalire a tempi non troppo recenti. Si hanno, infatti, documentazioni che attestano l’esistenza di tale esemplare appartenenti al periodo del 1300 circa.
È una razza ufficialmente riconosciuta dalla FCI e appartiene alla categoria dei cani da riporto, cani da cerca o cani da acqua (Gruppo 8).
Il Barbet è un cane molto versatile. Si adatta facilmente a qualunque tipo di situazione e si presta per svolgere moltissimi compiti di vario genere.
Se scegliamo, dunque, di prendere con noi un cucciolo di Barbet, dovremmo prima di tutto preoccuparci di capire quali siano le sue necessità, le sue esigenze e come potremmo comportarci per concedergli una vita serena, tranquilla e dignitosa.
La domanda a cui cercheremo di rispondere in questa sede, insomma, è la seguente: come prendersi cura di un Barbet? Quali e quante sono le attenzioni che servono per rendere dignitoso il suo stile di vita? Vediamo qualche curiosità e informazione utili a tali propositi.
Primo passo: cuccioli, socializzazione, educazione
Per capire come prendersi cura al meglio di un Barbet, si può partire da come gestire i suoi cuccioli. Come si pongono questi batuffoli di pelo riccio nei confronti dell’uomo? Sono disponibili al dialogo? Qual è il loro temperamento? E soprattutto: come avviene la socializzazione? Cosa dobbiamo aspettarci dal loro carattere, una volta che saranno dei perfetti cani adulti?
I cuccioli di Barbet sono degli incredibili teneroni. Fin dalla tenerissima età, si dimostrano subito molto attivi e pieni di energia, sempre pronti al gioco e al divertimento, sia fra di loro sia in compagnia degli amici umani.
Infatti, si può ben affermare che il loro rapporto con il genere umano sia da subito molto buono. I cuccioli di Barbet sono dolci e simpatici, pronti a interagire con tutti senza fare distinzioni di genere.
Impartire una minima educazione, allora, non sarà di certo difficile. Questi piccoli amici si pongono in modo disponibile di fronte ad ogni comando o regola che viene loro imposta. Soprattutto quando sono molto piccoli, i Barbet hanno bisogno di tante coccole, tanto affetto e tutti i confort necessari per una vita degna di questo nome.
Sono intelligenti, testardi ma all’occorrenza anche molto furbi: bisogna saperli prendere per educarli e addestrarli al meglio! Ma non facciamoci spaventare. Essi, infatti, si fidano facilmente dell’uomo, soprattutto quando egli si pone in modo tranquillo e calmo nei loro confronti. Il segreto per farsi rispettare e obbedire quanto basta per una felice convivenza sta nel metodo del rinforzo positivo!
Se volessimo fare in modo che i cuccioli di Barbet imparino ancora più velocemente come eseguire le nostre richieste, è fondamentale cercare di stimolarli e stuzzicarli. Il premio e la ricompensa sono degli ottimi incentivi che spingono i piccolini a fidarsi di noi in modo sempre più profondo.
Carezze, coccole, passeggiate extra, stuzzichini vari possono sicuramente aiutare e incrementare il nostro lavoro di educazione e addestramento. Così facendo, i piccolini si sentiranno più apprezzati, rispettati e, di conseguenza, saranno molto più disponibili a seguire le nostre richieste.
Ci sono moltissimi ruoli per i quali il Barbet si presta: può diventare un ottimo cane da caccia, da riporto, da pastore, ma anche da compagnia. Dunque, saremo noi a scegliere quale tipo di educazione sia necessaria, in base all’attività che vorremmo lui ricopra, una volta diventato adulto.
Alimentazione: cosa può mangiare un Barbet?
La prima cosa di cui ogni buon padroncino dovrebbe preoccuparsi è questa: mantenere ottimo e sano lo stato di salute del suo “piccolo” amico a 4 zampe. Da cosa può dipendere questo benessere? Sicuramente, un elemento (che troppo spesso viene sottovalutato!) è l’alimentazione.
Una buona alimentazione, di alta qualità e composta da cibi sani e appositamente scelti per il nostro amico, è il primo grande passo verso un ottimo stile di vita. Oltre al benessere fisico, anche la salute mentale del Barbet ne risentirà moltissimo.
Altra caratteristica che risente di gran lunga della corretta alimentazione è il pelo: morbido, setoso e liscio al tatto, il manto riccissimo del Barbet sarà denso e lucido solo se esso avrà assunto dei cibi salutari e freschi.
Un esemplare di questa categoria deve assumere giornalmente circa 500 grammi di cibo, anche se questo dato rimane molto flessibile e soggetto a variazioni. Infatti, riguardo il cibo non si possono mai fare generalizzazioni, in quanto ogni cane fa il proprio percorso, ha la propria storia, la propria salute, il proprio fisico.
È bene allora accordarsi sempre col veterinario. Solo insieme ad un parere esperto si potrà capire quale sia l’alimentazione corretta per un cucciolo o per un esemplare adulto. I fattori da considerare, infatti, sono i più svariati. Per citarne alcuni determinanti: il peso, l’età, le caratteristiche fisiche, eventuali patologie.
Un Barbet in salute, comunque, esattamente come qualunque altro cagnolone che stia tendenzialmente bene, dovrà avere la sua dose giornaliera di: cibo secco, cibo umido, oppure una dieta casalinga fatta di sostanze nutritive adeguate, come pollo, pesce, ma anche verdure miste (bollite), riso in bianco.
Benessere e stato di salute
Come prendersi cura di un Barbet? Vediamo ora nello specifico qual è il suo stato di salute generale, se ci sono alcune patologie tipiche della razza e, eventualmente, come si possono risolvere.
In linea di massima, i Barbet sono dei cani che godono di uno stato di salute molto buono: il loro fisico è molto forte e resistente! Però (e purtroppo) questo non significa che non siano completamente immuni a qualunque tipo di malattia.
Ci sono alcune patologie tipiche della razza che si possono sviluppare con molta probabilità. Ne citeremo in breve quelle principali:
- displasia dell’anca: è un problema legato alle articolazioni dell’anca, le quali non si sviluppano nel modo corretto. Tutto ciò, provoca una dislocazione del bacino e uno stato generale di disturbo e fastidio. La conseguenza più grave potrebbe essere la degenerazione in artrite (soprattutto in età avanzata). Essendo, però, un problema di cui ci si può accorgere già in tenera età, si può operare tempestivamente per dare al cucciolo la possibilità di una vita migliore
- lussazione patellare: consiste nella lussazione, appunto, della rotula. Anch’essa provoca dolore, zoppicamento e fastidi vari. La conseguenza potrebbe essere l’impossibilità a distendere completamente ginocchio. In base alla gravità, si può ritenere opportuno scegliere se operare o meno
- criptorchidismo: si tratta della non discesa dei testicoli entro il terzo mese di vita. La soluzione migliore che viene consigliata è la rimozione totale dei testicoli trattenuti nel minor tempo possibile
- monorchidismo: condizione che presenta la discesa di un solo testicolo
- anomalie dentarie di tipo ereditario
- presenza di ernie
- sviluppo di epilessia: sindrome che prevede la presenza di scariche elettriche anormali, improvvise e incontrollate dei neuroni. Momentaneamente, queste bloccano il regolare lavoro del cervello e, a lungo andare, possono provocare dei danni irreversibili. La cosa migliore per la cura di tale problema è contattare il veterinario alla prima avvisaglia: lui ci saprà dire cosa fare, in base alla gravità della situazione e alle condizioni generali del cane
- entropion: questa è una malattia oculare che consiste nell’inversione della palpebra all’interno. Se non presa sul serio, oltre a infiammazioni al bulbo oculare e all’occhio in generale, può anche provocare eventuali ulcerazioni. Anche in questo caso, si potrebbe intervenire chirurgicamente, ma è bene che sia il veterinario a valutare la questione.
Abbiamo dato alcune linee generali su come prendersi cura di un Barbet. Quelli analizzati sono i principali settori sui quali si deve porre l’attenzione al fine di rendere felice e serena la sua esistenza e vita al nostro fianco.