Portare a spasso un cane cieco: come farlo in tutta sicurezza
Portare a spasso un cane cieco richiede qualche attenzione in più da parte del padroncino. Ecco come farlo in tutta sicurezza
Portare a spasso un cane cieco non è un’impresa da poco. Fido ha bisogno di tante attenzioni, molto di più rispetto a un cane con una vista normale.
I cani che hanno una vista molto scarsa o che sono completamente ciechi possono condurre una vita piena e felice, ma a patto che abbiano le giuste cure e che il padroncino li gestisca al meglio.
A differenza di noi bipedi, il senso della vista non è quello sul quale i cani fanno maggior affidamento. Per loro è fondamentale il senso dell’olfatto e ciò significa che, nonostante la perdita della vista totale o parziale, hanno effettivamente la possibilità di condurre una vita normale.
Adottare un cane cieco
Il cane può nascere cieco e quindi sin dalla nascita affrontare la vita priva della possibilità di osservare con i propri occhi il mondo che lo circonda. In questo caso Fido non si rende conto del problema perché da subito muove i primi passi in una direzione completamente diversa rispetto a un cane che ci vede.
Semplicemente si adatta e impara ad affidarsi agli altri sensi per sopravvivere. Adottare un cane cieco è una bella responsabilità e dal canto nostro possiamo andare incontro alle necessità del nostro amico a quattro zampe con pochi ma fondamentali accorgimenti, già in casa. Dal momento che il cane cieco si affida agli altri sensi, dovremmo cercare di mantenere l’ambiente domestico sempre invariato, evitando cambiamenti drastici che potrebbero metterlo in difficoltà.
Il cane cieco ha bisogno di affidarsi agli spazi che conosce da sempre, quindi alla posizione dei mobili presenti in stanza e di tutte le cose che gli servono, come le ciotole tanto per fare l’esempio più pratico. Fido deve potersi muovere in tutta sicurezza, avere dei punti di riferimento che gli diano serenità. Per lo stesso motivo dovremmo eliminare dai suoi percorsi abituali oggetti appuntiti o con cui potrebbe ferirsi, magari sbattendoci su.
Il mio cane è diventato cieco
Ci sono i casi in cui il cane è cieco dalla nascita, ma anche quelli in cui lo diventa nel tempo. Può essere a causa di malattie che progrediscono lentamente ma anche in maniera improvvisa, soprattutto quando si parla di cagnoloni di una certa età. Anche i cani invecchiano e, proprio come accade a noi bipedi, possono soffrire di patologie che influiscono sulla loro vita di sempre.
Che sia per un trauma agli occhi o alla testa o per malattie come il glaucoma, l’atrofia progressiva della retina, la cataratta nei cani o anche dei tumori, il cane può diventare cieco e a quel punto dobbiamo provvedere in qualsiasi modo al suo benessere. Come nel caso dei cani ciechi sin dalla nascita, anche al cane che diventa cieco da adulto o da anziano dobbiamo assicurare dei solidi punti di riferimento.
Il cane cieco ha bisogno di stabilità e, dal momento che si serve principalmente del suo olfatto, è fondamentale non cambiare le sue cose di sempre, né sostituendole né mettendole in un’altra posizione. La cuccia, le ciotole, i mobili e tutto il resto emanano un odore caratteristico che nel corso della sua vita il cane ha interiorizzato. Pertanto ha costruito un legame con questi oggetti e cambiarli drasticamente lo metterebbe in difficoltà e a disagio.
Portare a spasso un cane cieco
Per portare a spasso un cane cieco nel modo giusto e senza problemi dobbiamo tenere conto di diversi punti fondamentali. Innanzi tutto l’umore del cane che, per via della sua condizione, una volta fuori casa potrebbe mostrare segni di ansia e nervosismo. Non dimentichiamo che un cane cieco che esce dal proprio ambiente domestico si ritrova pervaso da suoni e profumi per lui nuovi e questo naturalmente può metterlo in crisi.
Cominciamo ad introdurlo all’esperienza della passeggiata con calma, passo dopo passo. Scegliamo all’inizio luoghi non troppo lontani da casa facendoglieli conoscere. Diamogli il tempo di avventurarsi con calma e di prendere confidenza con questi spazi nuovi, naturalmente stando sempre al suo fianco in modo dolce e tranquillo. Fido ha bisogno di sentirci, nel vero senso della parola. Perciò parliamogli e, anzi, sfruttiamo i comandi base per cani per guidarlo anche con la nostra voce.
La scelta del percorso è molto importante. Soprattutto deve essere sempre uguale, senza troppi cambiamenti. Questo è l’unico modo per far sì che il cane cieco acquisisca fiducia in se stesso e per portare a spasso il nostro quattro zampe senza che si innervosisca o abbia paura. Va da sé che per portare a spasso un cane cieco occorrono gli accessori fondamentali per qualsiasi passeggiata. Dobbiamo far indossare a Fido il guinzaglio e un’imbracatura, molto meglio di collari e pettorine perché ci assicurano un maggior controllo sul cane.
Addestrare un cane cieco
Una cosa utilissima per portare a spasso il cane cieco è che sia ben addestrato ad ascoltare, recepire e seguire i comandi di base. Quando addestriamo un cane che ci vede bene in genere ci affidiamo a dei segnali visivi. pensiamo al rinforzo positivo in cui mostriamo a Fido uno snack o un giocattolo per invogliarlo ad eseguire il comando. Per il cane cieco, ovviamente, non funziona così e dobbiamo affidarci al tatto e all’udito.
Parole brevi, semplici che il cane riesca a distinguere da tutti gli altri suoni che lo circondano. Dobbiamo essere molto bravi in questo e fare attenzione ad essere coerenti con le parole e il tono di voce che usiamo. Non dimentichiamo che i cani fanno molto affidamento sulla loro vista per interpretare ciò che vuole il loro padroncino. Ma un cane cieco non ha questa capacità, quindi pronunciare le parole esattamente nello stesso modo ogni volta lo aiuta tantissimo ad imparare.
L’addestramento con il clicker in tal senso può essere uno strumento prezioso per un cane cieco. Il suono del “click” è sempre uguale, rapido e facile da distinguere in mezzo a una miriade di suoni, molto di più rispetto alla nostra stessa voce. L’ideale è servirsi delle tecniche di rinforzo positivo insieme al clicker, quindi di suoni e ricompense.
Evitare le ore di punta e i posti troppo affollati
Portare a spasso un cane cieco nelle ore di punta non è esattamente l’ideale, perché è in quei momenti che parchi e giardinetti si riempiono di cani e persone. Questo potrebbe mettere in difficoltà il cane ma anche noi, perché la confusione è troppa e non riesce ad ascoltare i nostri comandi. Meglio scegliere luoghi tranquilli in cui siano presenti pochi cani e persone.
Anche se il cane è cieco non significa di certo che non debba giocare e divertirsi. Anzi la socializzazione è uno strumento utilissimo per consentirgli di vivere una vita normale, dare libero sfogo alle proprie energie e al suo bisogno di fare amicizia. Portandolo sempre nello stesso luogo Fido ha la possibilità di conoscere i propri simili e incontrarli regolarmente. Si farà sicuramente tanti amici!
Scegliere luoghi familiari e sicuri per il cane cieco
I cani sono animali curiosi, che amano esplorare nuovi posti e conoscere sempre nuovi cani e persone. Ma un cane cieco non ragiona esattamente in questi termini perché ha bisogno di punti di riferimento che lo facciano sentire al sicuro. Ecco perché è consigliabile portarlo sempre negli stessi posti, in modo che conosca tutti i possibili “ostacoli” e che possa muoversi liberamente senza correre pericoli.
Per la stessa ragione dovremmo evitare percorsi e spazi pieni di insidie come buche, terreni scoscesi oppure oggetti con i quali potrebbe farsi male. L’ideale, poi, è portarlo in aree riservate ai cani con un bel recinto, in modo da poterlo lasciare di tanto in tanto libero dal guinzaglio senza correre il rischio che si allontani troppo.