Pomchi, alimentazione: cosa fargli mangiare e cosa evitare

L’alimentazione è essenziale per la salute di un Pomchi, così come di qualunque altro amico a quattro zampe. Ma un cane così piccino e con il pelo tanto folto cosa dovrebbe mangiare?

Di base questo cane deve seguire una dieta adatta ai cani di piccola taglia, badando bene alle quantità di pappa ma soprattutto alla qualità!

Ma vediamo nel dettaglio come strutturare l’alimentazione di un Pomchi, cosa fargli mangiare cosa al contrario dovremmo proprio evitare. Diamo un’occhiata!

Indice

• Cosa deve mangiare un Pomchi
• Cibi da evitare
• Crocchette o alimentazione casalinga?
• Pomchi alimentazione, molte persone ci hanno chiesto anche

Cosa deve mangiare un Pomchi

Il Pomchi è un cane nato dall’incrocio tra Pomerania e Chihuahua, come si evince dal nome che è un mix di quelli dei suoi “genitori”. Ciò significa che è un cane di piccola taglia e che, come le due razze che abbiamo citato, ha bisogno di un’alimentazione adeguata alle sue dimensioni, ma non solo.

Quando pensiamo alla dieta di un cane dobbiamo tener conto di diversi fattori. Entrano in gioco l’età del cane – se è cucciolo, adulto oppure anziano – insieme a eventuali disturbi cui è predisposto, ma anche lo stile di vita e la quantità di movimento giornaliero. Che poi è esattamente quel che facciamo quando noi umani ci mettiamo a dieta!

Per sommi capi l’alimentazione di un Pomchi deve essere commisurata alle specifiche fasi di vita del cagnolino, contenere cibi di ottima qualità ed essere divisa in più pasti giornalieri. Vanno bene degli snack di tanto in tanto ma, considerato che questo cane si muove abbastanza e disperde molte energie, la sua fame potrebbe spingerlo a mangiare troppo. Il Pomchi è un pochino goloso e sta a noi far sì che non esageri con la pappa!

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Cibi da evitare

Come tutti i nostri amici a quattro zampe, anche per il Pomchi vale una regola: ci sono dei cibi che vanno assolutamente evitati, anche se ci implora con i suoi occhioni di dargliene un pezzettino! Tra questi dobbiamo menzionare il cioccolato e più in generale i dolci che, per quanto siano ghiotti, non fanno per nulla bene alla salute del cane.

È bene evitare anche i pasti che consumiamo noi umani, spesso troppo ricchi di sale e condimenti che potrebbero far male al Pomchi. Sono alimenti che danno un apporto calorico eccessivo, oltre a comprometterne la corretta digestione. Senza contare che ci sono delle spezie troppo pungenti o piccanti che potrebbero anche provocare infiammazioni a denti e gengive, oltre che problemi di stomaco.

Uva e uvetta sono altrettanti alimenti che fanno male ai cani (anche ai gatti) e che non dovremmo assolutamente mettere nella ciotola del nostro adorato compagno a quattro zampe. Per qualsiasi informazione più dettagliata e per saperne di più, come sempre vi consigliamo di rivolgervi a un bravo veterinario che valuti le condizioni di salute specifiche dell’animale e sappia indicarvi i migliori alimenti da dargli a ogni pasto.

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Crocchette o alimentazione casalinga?

Questa è una domanda che si pongono in molti ma non c’è una risposta univoca. L’alimentazione industriale a base di crocchette e scatolette di umido è il giusto compromesso per chi vuole occuparsi del cane e nutrirlo al meglio ma allo stesso tempo non ha la possibilità – economica, ad esempio – di preparare pasti fatti in casa. Ognuno può scegliere autonomamente cosa dare al cane, a patto che si tratti in ogni caso di alimenti di ottima qualità.

Crocchette e scatolette di umido non sono tutte uguali, perciò badate sempre bene di scegliere quelle adatte ai cani di piccola taglia come il Pomchi e che siano di alta qualità. Non è una frase fatta: in questo modo avremo la certezza di dare al cagnolino pappa gustosa ma senza additivi e sostanze che potrebbero fargli male o appesantirlo.

Per quanto riguarda la cucina casalinga, ben venga se abbiamo tempo e siamo preparati. Solo chi ha le opportune conoscenze dovrebbe cimentarsi nella preparazione di pasti fatti in casa per il proprio amico a quattro zampe: i cuochi improvvisati non vanno bene! Chiedete consiglio al veterinario qualora aveste dei dubbi sugli ingredienti che fanno bene al cane e quelli che al contrario non sono adatti, così come sui metodi di cottura appropriati e sulle quantità giuste per un cane di tali dimensioni.

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Cosa devono mangiare i Pomerania?

L’alimentazione di un Pomerania non si discosta molto da quella del Pomchi, essendo “parenti” e anche di dimensioni simili. Per cani di piccola taglia come questi è bene scegliere alimenti di alta qualità che contengano tutti i nutrienti necessari per ogni singola fase di crescita – cucciolo, adulto, anziano – con particolare attenzione alle sostanze che contribuiscono alla salute del pelo e della pelle.

Se vogliamo mantenere la nostra nuvoletta con il pelo sempre lucido e morbido, non basta la spazzola. A questa va aggiunta un’alimentazione adeguata!

Quante volte al giorno mangia un Pomerania?

Come il Pomchi, anche il Pomerania dovrebbe mangiare due o al massimo tre pasti al giorno che siano ovviamente cucinati (o acquistati) nelle giuste quantità. Mai esagerare con cagnolini così piccoli, specialmente se consideriamo la loro predisposizione ai problemi alle ossa e ai denti. Non possiamo sovraccaricarli e farli ingrassare!

Cosa possono mangiare i cuccioli di Pomerania?

Una volta svezzati, i cuccioli di Pomerania possono iniziare un’alimentazione adulta e, come abbiamo detto in precedenza, sta a noi scegliere quella più adeguata al quattro zampe ma anche alle nostre tasche e possibilità. Crocchette e scatolette di umido sono un modo semplice e veloce per nutrire il nostro cagnolino, ma badiamo bene che siano sempre di ottima qualità e realizzate con ingredienti genuini. Per l’alimentazione casalinga con pasti preparati in casa è necessario chiedere consiglio al veterinario.

Quanto vive in media un Pomerania?

Un esemplare di Pomerania che riceve tutte le cure e le attenzioni necessarie e che ha uno stile di vita adeguato alla sua taglia e alle sue esigenze vive in media tra i 12 e i 16 anni. Per il Pomchi il dato è all’incirca lo stesso, sempre a patto che si tratti di un cagnolino che riceva cure costanti sin da quando è cucciolo.