Pit Bull e molossoidi nei canili aumentano: cani abbandonati per paura e incapacità di gestione

I canili sono pieni di cani di razza Pit Bull e di molossoidi: sono tutti animali abbandonati perché i proprietari ne hanno paura o non sanno gestirli

È allarme per un fenomeno davvero preoccupante che si sta verificando nel nostro Paese. Il numero di Pit Bull e molossoidi lasciati nei canili sta aumentando a dismisura. Sempre più cani di questa razza vengono abbandonati e lasciati indietro dai loro proprietari per paura e anche per incapacità di gestione di animali per i quali bisogna seguire certe regole di comportamento.

pit bull nei canili

La fobia per i cani molossoidi cresce nel nostro Paese, con la conseguenza che i nostri canili sono pieni di questi poveri cagnolini che non hanno nessuna colpa. Pit Bull, molossoidi e incroci di queste razze sono tra i cani più abbandonati in Italia, soprattutto in estate, ma non solo. A giugno l’Enpa ha registrato un'”ondata di rinunce di proprietà dovute ad ansia e cinofobia verso alcune razze“. I recenti fatti di cronaca hanno fatto crescere una vera e propria fobia anche nei proprietari di cani di grossa stazza. Hanno paura che anche il loro cane possa impazzire improvvisamente facendo del male alla propria famiglia o a estranei.

I canili sono letteralmente sull’orlo del collasso. Non riescono ad accogliere altri cani e questi esemplari spesso hanno bisogno di un percorso di riabilitazione e rieducazione e di spazi dedicati. Per colpa di proprietari che non hanno saputo educarli e gestiti. Alberto Scicolone, presidente dell’associazione Legami di Cuore di Biella, spiega: “In questi ultimi due mesi ho dovuto ritirare una decina di Pit Bull e una cucciolata da otto. Sono cani a cui è difficile trovare una nuova sistemazione, che per ora ho messo in strutture private, pagando i conti, cosa non facile“. Stessa situazione in altri canili.

Sguardo triste del Pitbull

Ad affollare i rifugi sono soprattutto cani di razza Pit Bull, Amstaff, Rottweiler, Corso e altri molossi. In questi casi, i proprietari, “messi davanti all’evidenza dei propri errori nell’educazione del cane, trovano scuse per abbandonarli”. Queste le parole di Giusy D’Angelo, esperta cinofila dell’Enpa. Si tratta di “cani possenti, spesso presi da persone insicure o che hanno subito bullismo. Ancor di più senza esperienza, che si lasciano sedurre dall’immaginario di avere al proprio fianco un cane potente, che li possa proteggere”. Cani che, però, vanno gestiti ed educati a dovere.

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