Pescara, negano l’affitto alla studentessa, la “colpa” è del cane
Una vera e propria serie di sfortunati eventi ha colpito questa studentessa fuori sede ed i suoi cani
Essere in generale un fuorisede non è mai facile, se poi aggiungiamo le criticità del periodo storico che viviamo ed il pensiero non proprio aperto di alcune persone, possiamo ben immaginare come un’esperienza nuova del genere potrebbe assumere i contorni di una gigante disavventura. Succede ad una studentessa 22enne originaria di Foggia che però ha deciso di proseguire i suoi studi nella città di Pescara, in Abruzzo.
La studentessa ha già affrontato un primo lockdown, quello dell’anno scorso, vivendo nella provincia abruzzese insieme al suo amato cucciolo JJ. Quella fu per la ragazza un primo motivo di disappunto con la proprietaria dell’appartamento. Quest’ultima accusò la 22enne di star costruendo in casa un vero e proprio “allevamento” secondo quando riferisce la diretta interessata.
Ovviamente la vicenda non si è conclusa nel migliore dei modi, con la ragazza che è ritornata in Puglia, lasciando in famiglia JJ e ritornando in Abruzzo con un altro cane, Ayra. La ricerca di una casa è divenuta impossibile proprio per la presenza del cane. Una situazione che sta compromettendo lo svolgimento del percorso di studi della studentessa. Nessuno vuole concedere l’affitto a causa di un amico, prima che un animale.
La ragazza non ci sta ed ha affidato ai social i suoi pensieri, sfogandosi e mostrando tutta la sua rabbia, nonché disapprovazione. La cosa che ci colpisce maggiormente (e non siamo i soli a notarlo) è come in molti abbiano manifestato gli stessi disagi. Si tratta di un problema che in molti affrontano, un problema al quale in pochi sembrano trovare una soluzione soddisfacente.
Una persona non può vivere un’odissea simile solamente per un fattore come quello canino; da una parte capiamo alcuni spunti del pensiero di chi concede l’affitto, ma dall’altra parte ci sembra impossibile constatare una mentalità così chiusa, ancora oggi.
LEGGI ANCHE: Genova, San Bernardo trova casa e diventa la mascotte di quartiere