Pescara: cane perde la vita per una vendetta dello stalker
Da Pescara, arriva la triste notizia di un cane che ha perso la vita per colpa di una vendetta di uno stalker.
L’ennesima vicenda in cui, purtroppo, sono i nostri amici a quattro zampe a restare vittime della nostra crudeltà.
Perché quando ci troviamo di fronte a storie come queste, definire i cani delle bestie sempre davvero impossibile. Perché purtroppo, molto spesso le bestie siamo noi umani.
La vicenda, come detto, si svolge a Pescara ed ha come vittima un cane senza colpe. O meglio, l’unica colpa del quadrupede che ha perso la vita era quella di appartenere ad una donna perseguitata.
Sono stati alcuni vicini di casa della donna a rendersi conto che fosse successo qualcosa. Dalla finestra, infatti, scorgevano una carcassa appesa al cancello di casa della stessa.
Purtroppo, come avrete immaginato, la carcassa era il corpicino del cane ormai privo di vita. Un atto vile, crudele, dalla violenza davvero inaudita.
Il cane è stato impiccato e appeso al cancello della sua proprietaria. Un gesto dal significato profondo. Un gesto che indica un desiderio di vendetta davvero disumano.
A far luce sulla questione, sono state le telecamere di sorveglianza della zona. Gli inquirenti, infatti, hanno analizzato i video e hanno immediatamente individuato il colpevole.
Ad aver ucciso il cane sarebbe stato un uomo già conosciuto dalle forze dell’ordine come stalker. Il desiderio di vendetta dell’uomo, infatti, nasceva proprio dalla sua rabbia dopo la denuncia sporta dalla donna nei suoi confronti.
Giorni prima, infatti, la proprietaria del cane lo aveva denunciato a causa dei suoi atteggiamenti da stalker. L’uomo la perseguitava e lei non poteva più sopportarlo.
L’uomo ha quindi deciso di intervenire a modo suo: le ha impiccato il cane. Una vicenda che, come detto, non fa che aumentare la rabbia nei confronti di queste persone che non hanno nessun rispetto per i nostri amici a quattro zampe.
Una vicenda molto simile a quella di Firenze, dove un cane è rimasto ustionato a seguito di un dispetto tra coinquilini.