Perché la cagnolina rifiuta i cuccioli?
Perché la cagnolina rifiuta i cuccioli? Sembra impossibile che una madre rinneghi i propri figli, ma può capitare. Scopriamo in quali casi
Può succedere che una mamma non accudisca i propri piccoli. Perché la cagnolina rifiuta i cuccioli? Di solito capita quando c’è qualche problema di salute, da entrambe le parti o unilateralmente. In questi casi è bene correre dal veterinario per capire come poter salvare il piccolo abbandonato a se stesso.
Il momento del parto è certamente molto emozionante, e il più delle volte regala momenti indimenticabili, dal grande valore relazionale. Quando nascono i cuccioli però è bene monitorare che tutto vada per il meglio, e che l’istinto materno della nostra fedele amica rimanga intatto.
Il cucciolo è malato
Perché la mamma rifiuta i cuccioli? Succede quando hanno qualche patologia. Un’infezione batterica o virale, una malattia congenita o la semplice anemia possono essere causa di abbandono.
Se il piccolo non riesce a crescere sano e forte, la sua mamma smetterà di prendersene cura: non lo terrà più al caldo e non lo nutrirà. Se poi questo non riguarda un solo cucciolo, ma tutti i componenti, la situazione diventa più complicata da gestire e l’intervento del veterinario deve essere ancora più tempestivo.
Quando è la mamma a essere malata
Perché la cagnolina rifiuta i cuccioli? Perché è malata e non ha la forza di prendersi cura di loro. Alcune mamme possono soffrire di un disturbo noto come mastite: si tratta di un’infiammazione delle ghiandole mammarie che può subentrare durante l’allattamento. Se non si interviene in tempo i cuccioli potrebbero deperire.
Potrebbe soffrire anche di complicanze post-parto, come un’infezione batterica dell’utero (chiamata metrite) che le fa trascurare i suoi cuccioli. Se poi appare letargica, non mangia, ha la febbre o trasuda una secrezione simile al pus dalla vagina o dalle mammelle, portiamola subito dal veterinario insieme ai cuccioli: anche loro potrebbero aver bisogno di cure.
L’istinto materno
Può capitare che l’istinto materno venga compromesso dal parto cesareo e dalla conseguente inesperienza della mamma. Può succedere anche che venga a mancare l’ormone dell’ossitocina, che ha il compito di incoraggiare il comportamento tipico di una mamma che si prende cura dei propri piccoli. Ecco perché la cagnolina rifiuta i cuccioli.
Nei casi più estremi può arrivare a danneggiare i suoi piccoli, quindi è meglio tenerli separati se notiamo un atteggiamento aggressivo. Potrebbe arrivare anche a mangiarli. Toccherà a noi fare le veci della mamma, mantenendoli al caldo e dando loro del latte pensato appositamente per il distacco prematuro dalla madre. In questi casi è bene sapere anche quando svezzarli, e permettergli così di cominciare (gradualmente) una dieta solida.
Può dipendere dallo stress
Perché la cagnolina rifiuta i cuccioli? Può accadere che ne abbia troppi da accudire. Se ci sembra sopraffatta dal compito, aiutiamola noi con il biberon. Facciamo in modo poi che vivano in un posto tranquillo e isolato; una madre stressata ha più probabilità di rifiutare i piccoli.
È sempre meglio che i cuccioli, soprattutto se appena nati, prendano il latte materno: contiene più grassi e proteine rispetto al cibo artificiale. Facciamo in modo che anche la dieta della mamma sia sufficientemente nutriente per affrontare lo stress fisico del post-parto.
Abbattimento, sì o no?
Qui entrano in gioco gli allevatori e le diverse scuole di pensiero. Alcuni raccomandano l’abbattimento per non compromettere il destino del cucciolo, in realtà però i piccoli abbandonati dalla mamma il più delle volte non sono difficili da salvare. Diverso è in caso di malformazioni congenite o malattie gravi.
C’è chi consiglia di far morire i cuccioli respinti in modo naturale prima di rimuoverli dal nido della madre. È un argomento molto contestato, però: verrebbero condannati senza appello, e a una morte lenta e dolorosa. Possono diventare velocemente ipotermici e soffrire di ipoglicemia senza le cure tempestive del veterinario, e in realtà basterebbe un intervento semplice da parte di mani esperte.
Perché lasciare morire una piccola anima indifesa senza provare a salvarla? Perché, in casi estremi, non rivolgersi al veterinario per praticare l’eutanasia? Facciamo di tutto per salvare dei piccoli pelosi indifesi, loro – se avessero l’opportunità di crescere – ci difenderebbero contro tutto e tutti. Non a caso sono i migliori amici dell’uomo.