Il cane non vuole camminare, perché? C’è da preoccuparsi oppure no?
Fido si rifiuta di seguirci al guinzaglio o non vuole muoversi dal punto in cui si trova? Scopriamo perché il cane non vuole camminare e come risolvere la questione
Abituare il proprio amico a quattro zampe a seguirci durante le passeggiate quotidiane non è sempre semplice. A volte succede che il cane non vuole camminare, altre tira il guinzaglio e sembra essere lui a condurre l’uscita attorno al quartiere o al parco sotto casa.
Posto che un cucciolo, prima di vedere il mondo esterno, debba essere correttamente vaccinato e visitato da un veterinario, vediamo di capire le ragioni per le quali non ha molta voglia di camminare una volta superata la soglia della porta di casa. Niente paura, le soluzioni per risolvere la questione ci sono e possono essere messe in pratica senza troppa difficoltà.
Cuccioli che non vogliono camminare
Perché il cane non vuole camminare? Se il nostro adorato Fido è ancora piccolo, potrebbe dipendere dal fatto che la nuova sensazione del guinzaglio e la pressione esercitata sul collo siano fonte di paura o ansia. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere come abituare il cane al guinzaglio. Si tratta di un processo graduale, alla fine del quale il nostro amico a quattro zampe sarà felicissimo di uscire per la passeggiata di rito.
I piccoli hanno bisogno di qualche giorno per fare i conti con accessori che appaiono come costrittivi. Perché vengano visti come alleati, delle possibilità per esplorare il mondo ci vuole un po’ di tempo. In questa fase, una corretta socializzazione può fare davvero la differenza. Ecco perché può valere la pena avvalersi di un professionista esperto e dei suoi corsi di addestramento per cuccioli.
Questione di addestramento
Non dimentichiamo che l’allenamento deve avvenire gradualmente, con sessioni di massimo venti minuti ciascuna, e all’insegna del divertimento e del relax. Se così non dovesse essere, sospendiamo e riprendiamo quando si è tutti più propensi e non ci sia il rischio di generare episodi di ansia e stress dannosi e inutili. Un valido supporto è quello del clicker per cani, per non parlare del rinforzo positivo.
Quando il cane sembra aver preso confidenza con il nuovo strumento, con un tono di voce incoraggiante e allegro invitiamolo a fare una passeggiata fuori casa. Il cucciolo imparerà ad associare una memoria positiva al guinzaglio, legata alla gioia di un’esperienza divertente (prima in fase di allenamento e poi nella realtà di tutti i giorni.
Il guinzaglio, questo sconosciuto
Anche un cane adulto, per esempio uno che viene dal canile ed è stato sempre abituato a vivere per strada, che non vuole camminare potrebbe non vedere di buon occhio pettorina e guinzaglio. Succede un po’ come con i cuccioli, perché dal punto di vista educativo potrebbe non avere avuto l’occasione di apprendere ciò che è necessario per la convivenza con il proprio compagno di avventure bipede.
Anche in questo caso prendere familiarità con il guinzaglio renderà la passeggiata un momento più sereno per entrambi gli attori in gioco. Aiutatiamolo ad associare dei bei ricordi all’utilizzo del guinzaglio, le ricompense sono sempre un modo ghiotto per farlo! Ebbene sì, addestrare il cane con gli snack è possibile ma senza esagerare: mi raccomando.
Mamma, ho tanta paura!
Se fin da cucciolo il cane non ha avuto modo di socializzare con umani e con altri simili, potrà avere paura di essere trascinato al guinzaglio verso il mondo esterno. La realtà, fuori dalle rassicuranti mura domestiche, è piena di rumori e di esseri viventi verso i quali Fido può essere diffidente o timoroso. Non dimentichiamo, infatti, che i suoi sensi sono molto sensibili agli stimoli esterni, e non sono semplici da decifrare in un colpo solo e senza che si abbiano gli strumenti.
Per questa ragione, è necessario permettere al nostro amico a quattro zampe di acquisire fiducia e sicurezza in se stesso e nel prossimo mentre esplora il mondo. Una buona tecnica potrebbe rivelarsi quella di uscire quando in giro non c’è troppa confusione e di non costringere Fido a lunghe passeggiate, abituandolo progressivamente, pochi passi alla volta.
I brutti ricordi
La ragione che spiega perché il cane non vuole camminare e assecondarci quando siamo in giro per i bisogni e per fare un po’ di attività fisica, indispensabile per incanalare correttamente le energie in eccesso, potrebbe essere correlata a un’esperienza negativa vissuta in precedenza. Questo accade soprattutto con i randagi, di cui non possiamo quasi mai conoscere il passato.
Adottare un cane traumatizzato, infatti, richiede una dose di pazienza in più, tanto amore e molta comprensione. Ma, quando il nostro amico a quattro zampe sarà rinato, quello che ci restituirà in termini emotivi e di gratitudine non avrà prezzo.
La paura di trovarsi per strada a volte è legata a un evento doloroso, come il morso ricevuto da un altro cane o l’atteggiamento di qualche persona che lo ha fatto spaventare. In questo caso un esperto in comportamento canino potrebbe aiutarci a intervenire nel modo più corretto possibile e nel rispetto della psiche del quadrupede in questione.
La tipologia di guinzaglio
Spesso è proprio il guinzaglio a essere scomodo ed è uno dei motivi principali del perché il cane non vuole camminare. Alcuni tipi come il guinzaglio retrattile, per esempio, potrebbero addirittura fare male al nostro amico a quattro zampe. Ecco perché è importante chiedere il parere del proprio veterinario di fiducia, che potrebbe anche riuscire a tenere conto di eventuali traumi pregressi e caratteristiche di razza.
La pettorina è l’imbracatura più corretta da utilizzare per passeggiare insieme al proprio cane. Lo possiamo controllare e gestire, lasciando lui libero di muoversi con una maggiore agilità. Al contrario del guinzaglio, infatti, essa permette una distribuzione della pressione su tutto il corpo del cane.
Problemi di salute
A volte la risoluzione a un problema comportamentale è da ricercare nello stato di salute del nostro amico a quattro zampe. Potrebbe rifiutarsi di muoversi perché non sta bene. Potrebbe provare dei dolori dovuti all’età, avere dei problemi di natura ortopedica, e tanto altro. Alcune patologie potrebbero essere anche piuttosto gravi, quindi non temporeggiamo e portiamolo a visita dallo specialista.
Se il nostro cane, che di solito accoglie il momento della passeggiata con entusiasmo, ci sembra apatico, assicuriamoci che non abbia qualche disturbo. Controlliamo con regolarità le zampe per verificare che non ci sia qualcosa che gli provochi fastidio: una lesione, una scheggia o una spina.
Alcuni disturbi del nostro adorato Fido, con dei sintomi poco evidenti, possono passare inosservati, per questo è consigliabile non saltare i controlli periodici in ambulatorio. Osserviamo sempre le orecchie e gli occhi per verificare che non ci siano infezioni; verifichiamo che non ci siano dei noduli in qualche parte del suo corpo (anche nei cuscinetti e tra le dita).
Se il nostro è cane anziano, probabilmente i suoi acciacchi sono dovuti all’età. Non tiriamo mai con forza il guinzaglio e facciamo spesso delle pause per permettergli di riposare. A tal proposito potrebbe tornare utile saperne di più sul perché cammini sempre più lentamente.
Fido si sta divertendo
In alcuni casi il cane non vuole seguirci perché si sta divertendo da matti al parco o sta giocando con un altro suo simile e non vuole interrompere la sessione di relax. In questi casi non rimproveriamolo, è bene lasciare libertà al cane durante la passeggiata.
Se abbiamo fretta cerchiamo di attirare la sua attenzione e, quando fa un passo verso di noi, premiamolo con un bel biscotto che renda la nostra presenza piacevole quasi come quella di altri cani al giardino sotto casa. Si tratta di un sottile equilibrio.