Perché i cani non devono restare soli tutto il tempo?
L'ansia da separazione dipende da tanti motivi ed ecco perché i cani non devono restare da soli. Fido dipende in tutto e per tutto da noi!
Spesso capita di doversi separare dal proprio cane. Che sia qualche ora per lavoro o qualche giorno per le tanto agognate ferie estive, lasciare il nostro amico è una sofferenza per noi e per lui.
Adottare un amico a quattro zampe vuol dire prendersi cura di qualcuno che è dipendente da noi e che deve essere seguito per tutti i suoi bisogni primari, che riguardano sia il corpo che lo spirito.
Si parla infatti di vera e propria ansia da separazione nei cani, ed ecco spiegato perché i cani non devono restare soli per più di qualche ora al giorno. Le sue cause, come riconoscerla e combatterla, per dare a Fido una vita più felice e serena.
Indice
Razze maggiormente predisposte
Cause principali
Il nostro amico a quattro zampe tende ad affezionarsi molto a chi decide di adottarlo, prendersene cura e coccolarlo. Ai suoi occhi infatti non siamo dei meri ‘padroni’: ci considera parte del branco e scatta una sorta di imprinting. Il legame che si crea è quindi davvero profondo. La provenienza è un elemento fondamentale per capire cosa scateni le sue crisi.
Se si tratta di un cucciolo trovatello, potrebbe dipendere da un prematuro allontanamento dalla madre; se invece è un cane adulto potrebbe avere subito il trauma da abbandono anche da parte dell’uomo. La solitudine è una delle principali cause di ansia. La vita frenetica ci costringe lontano da casa tante ore al giorno, e il conseguente calo di attenzioni lo porta a soffrire.
Qualsiasi sia il motivo che ci spinga a cambiare orari, teniamo bene a mente che questo potrebbe essere causa di stress. Ed ecco perché i cani non possono restare da soli. Il migliore amico dell’uomo è infatti molto abitudinario. Quando avverte un cambio repentino della routine giornaliera fa fatica a capirne le ragioni e quindi ad accettarlo.
I comportamenti ansiosi non sono direttamente legati al carattere, alla disobbedienza e ai dispetti. La punizione quindi spesso può essere deleteria.
Sintomi più comuni
L’ansia può manifestarsi in diversi modi fino a un vero e proprio attacco di panico nel cane. In primis ci renderemo conto che Fido non è felice come al solito e che ha ridotto drasticamente la sua attività. Tenderà ad avere sonnolenza e a essere triste. Ci accorgeremo inoltre che più si avvicina il momento di salutarci, più sarà irrequieto. Questo può indurlo a fare bisognini in luoghi inusuali, o a mordere tessuti e mobili rovinati.
A lungo andare, potrebbe iniziare a masticare la propria coda o a mordere altre parti del suo corpo, o a praticare altri comportamenti autodistruttivi. Potrebbe anche emettere guaiti particolarmente rumorosi, rifiutarsi di mangiare o bere, o leccarsi incessantemente.
Rimedi
Niente paura, per ogni problema esiste una soluzione. E le soluzioni per combattere l’ansia da separazione nei cani, per fortuna, sono tante. Nel caso di una crisi da abbandono, il modo migliore per superarla è cambiare almeno un po’ le proprie abitudini così da dedicare più tempo al nostro adorato cane.
Ricevere coccole e attenzioni è la medicina migliore. Può però essere necessario associare a questo una riabilitazione specifica. Tutto dipende dal tipo di esperienza vissuta e dal trauma subito. Perché i cani non devono restare soli? La solitudine, che come abbiamo già detto è il nemico numero uno del cane, può essere vissuta senza timore. Un ambiente studiato ad hoc (un luogo che il cane senta familiare anche senza la nostra presenza costante) può aiutarlo a stare qualche ora da solo in tranquillità.
Esistono dei piccoli esercizi, dei trucchetti per aiutare il cane a superare la paura dell’abbandono. Abituarlo a stare da solo in casa è uno di questi. L’addestramento deve essere graduale, con intervalli da cinque o dieci secondi, ripetendo l’esercizio per venti/trenta minuti nell’arco di più settimane. A tal proposito, ecco alcuni addestramenti per cuccioli creati ad hoc.
Un’altra accortezza potrebbe essere quella di minimizzare, fino a normalizzare, gli arrivederci e il bentornato: così si riduce la dipendenza dal proprio padrone. Per farlo bisogna assicurarsi che si sia stancato prima di lasciarlo solo, regalargli degli oggetti di conforto o mettere una musica rilassante sono altri possibili rimedi.
Infine si può ricorrere a una gabbia da addestramento, importante però è stabilire se il cane la percepisca come un’ulteriore fonte di stress o come una comfort zone, o a prodotti calmanti, come integratori specifici per cani che contengono camomilla e lavanda. A tal proposito, ecco come abituare il cane al kennel.
Razze maggiormente predisposte
Ci sono dei cani inclini all’ansia da separazione, che soffrono molto la solitudine e aspettano con fermento il nostro ritorno a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Bastano un po’ di cura e attenzione per rendere felici i nostri amici a quattro zampe, a maggior ragione se fanno parte delle razze qui descritte. Tra queste ci sono:
- Pastore Tedesco
- Pastore Australiano
- Labrador retriever
- Vizsla
- Border collie
- Cocker spaniel
- Bichon frise
- Cavalier King Charles Spaniel
- Levriero italiano
- Barboncino
- Havanese
- Puntatore tedesco a pelo corto
Adottare un amico a quattro zampe è un atto di estrema generosità che cambia la vita di bipedi e quadrupedi. Una tale decisione non deve però essere presa sull’onda dell’entusiasmo. Non si tratta solo di giochi e coccole, ma anche di una grande responsabilità “finché morte non ci separi”.
Errori
Ecco perché i cani non devono restare soli. Tra gli errori più comuni che si possono commettere, infatti, è di prendere sottogamba la questione esperienza. Non affidiamoci al fai da te e al sentito dire, ma a professionisti esperti nel settore. Quando dobbiamo scegliere la razza non basiamoci solo sull’aspetto esteriore e la simpatia.
Ogni cane ha le proprie esigenze, i propri bisogni e noi dobbiamo essere certi di poterli soddisfare. Non solo bisogna capire se si hanno le risorse economiche per crescere un amico a quattro zampe, ma anche quelle emotive. Una casa piccola non va bene per esemplari molto grandi e se siamo in là con gli anni l’iperattività di Fido può essere un ostacolo. A pagarne le conseguenze saremmo sia noi umani che l’animale che abbiamo scelto di adottare.
Forme di ansia sono frequenti nei pelosi che hanno vissuto nelle gabbie un metro per un metro del canile. Hanno già conosciuto quanto ingiusta possa essere la vita e dobbiamo avere un po’ di pazienza con loro. Fidarsi di nuovo non è un’impresa semplice. Una volta instaurato un rapporto simbiotico, però, l’amore che sarà in grado di donarci ci ripagherà di tutti i sacrifici che abbiamo fatto.