Paure e fobie nei cani, cause e rimedi per la serenità di Fido
Sapere quali sono le paure e le fobie più diffuse nei cani è fondamentale per conoscere a fondo Fido e sapere come intervenire se ha bisogno di noi
Il benessere del nostro amico a quattro zampe è una priorità, sia a livello psicologico che fisico. In questo caso, ci soffermeremo più sul primo aspetto cercando di conosce le paure e le fobie nei cani. In questo modo sapremo come evitare di commettere errori e intervenire, qualora ce ne fosse bisogno. L’obiettivo di Fido, e quindi il nostro, è combatterle e cercare in tutti i modi di non farle più ritornare.
Putroppo i migliori amici dell’uomo, chi più chi meno, conoscono bene quale sia la sensazione del terrore che prende il sopravvento e fa perdere la lucidità. Per certi versi, si tratta di predisposizione: ci sono razze più timorose e razze più coraggiose. Ma certamente a giocare un ruolo determinante è l’esperienza. Lo sanno bene gli esemplari che vivono nei rifugi o per la strada. Ogni cane ha una storia a sé che lo condiziona, cerchiamo di tenerne conto quando concludiamo l’adozione.
Uno sguardo di insieme
Le paure e le fobie dei cani sono a volte comuni, a volte figlie di quello che hanno vissuto. Un amico a quattro zampe che ha sperimentato insieme alla madre e ai fratellini tutto il periodo dello svezzamento, per poi essere adottato da una famiglia amorevole e premurosa, non avrà certo la stessa percezione del mondo esterno che ha un cane traumatizzato.
Fermo restando che l’adozione è sempre e comunque un atto di estrema generosità, prima di procedere e concludere con la firma di tutti i documenti è bene sapere a cosa si va incontro. Adottare un cane traumatizzato, a meno che non si conosca la sua storia, è un po’ un’incognita: non possiamo sapere quali sono le ferite che si porta dentro e gli effetti che hanno su di lui.
Una cosa è certa, però, Fido non può vivere né per strada né all’interno di un canile: non è un’esistenza che si può definire tale e adottare un meticcio significa dare una seconda possibilità a chi certamente la merita. E a noi, che finalmente conosceremo cosa voglia dire essere amati incondizionatamente e ricevere gratitudine per sempre.
I rumori forti
Chi ha un cane, lo sa molto bene. Tra le paure e le fobie dei cani ci sono i fuochi di artificio (a Capodanno e non) e le sirene delle ambulanze. Questa reazione è strettamente correlata all’udito molto sviluppato del nostro amico a quattro zampe. La sua percezione del mondo che lo circonda è davvero fuori dal comune. Ecco perché il cane molecolare è un validissimo supporto durante le ricerche dei dispersi dopo un terremoto, una frana o qualsiasi altra calamità naturale (e non solo).
Il consiglio migliore è quello di ridurre al minimo i rumori troppo forti, di pensare con la testa del nostro amico a quattro zampe, non con le nostre orecchie, indubbiamente meno performanti. La musica a tutto volume è una vera tortura per Fido, a dir la verità ne ha una preferita, gli altri generi non li ama particolarmente. Lo stesso vale per la tv. E quando prevediamo, come il 31 dicembre, che in città ci sarà un po’ di baruffa, evitiamo di lasciare le nostre piccole palle di pelo da sole: facciamo sentire loro la nostra vicinanza e che non hanno nulla di cui temere.
In ogni caso, ricordiamoci sempre di non assecondare il comportamento timoroso, piuttosto preoccupiamoci di capirlo e di arginarlo. L’aiuto di un etologo certificato ed esperto in comportamento canino potrebbe fare al caso nostro. E se lo contattiamo durante la fase di socializzazione di Fido, potrebbe consigliarci dei corsi di addestramento per cuccioli ad hoc. La chiave è mostrarsi tranquilli e comprensivi, il buon esempio premia sempre.
La solitudine
Il cane non ama la solitudine. C’è chi riesce a soffrirla meno, ma nel complesso questo è il tallone d’Achille di tutti gli amici a quattro zampe. La loro fedeltà ci fa comprendere quanto ricerchino la nostra compagnia, quanto bramino una sessione di gioco insieme. Non a caso l’accoglienza a casa è sempre festosa, e non a caso chi passa molto tempo da solo può arrivare a soffrire di ansia da separazione.
Prima di procedere con l’adozione, teniamo conto di questo fattore. Dobbiamo essere certi di avere il tempo necessario da dedicare al nostro amico a quattro zampe, altrimenti soprassediamo. In quest’ottica può essere utile sapere quali sono le razze più inclini all’ansia da separazione. Prendiamole in considerazione solo se siamo sicuri di non dover passare troppo tempo fuori casa. Se invece abbiamo scoperto che il nostro adorato Fido ne soffre, niente paura: esistono numerose terapie con specialisti per superare la paura.
Le visite dal veterinario
Andare dal medico non piace a nessuno, ma è indubbio che il veterinario lo sopportino davvero pochi amici a quattro zampe. Gli odori, i colori e l’atmosfera che si respira in ambulatorio sono tra le paure e le fobie che possiamo riscontrare nei cani. Non è raro che Fido, quando riconosce di essere nei pressi dello studio, inizi a tirare il guinzaglio per cercare di andar via, lontano.
Se è possibile, cerchiamo di scegliere un veterinario di fiducia, che riesca a instaurare un rapporto piacevole con il nostro cane e che conosca eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza. In questo modo avremo un risultato positivo su più fronti: emotivo e di gestione di eventuali malesseri e malattie. Più lo specialista avrà un quadro completo di Fido, più strumenti avrà per aiutarlo in caso di necessità.
L’irruenza dei bambini
Esistono delle razze che sono nate per vivere in compagnia dei bambini, ma ce ne sono altre che sono visibilmente a disagio quando ci sono degli scriccioli nei paraggi. A infastidire il nostro amico a quattro zampe è sostanzialmente l’indole della maggior parte dei bimbi. Sono rumorosi, maldestri e non tutti sono consapevoli che la natura degli animali debba essere rispettata.
Il nostro consiglio è quello di scegliere un esemplare che ami stare con i più piccini e di spiegare a questi ultimi che Fido non è un peluche, ma un essere vivente che va tenuto in debita considerazione. Se possibile, poi, cerchiamo di fare in modo che il rapporto bipede nano e quadrupede nasca quando entrambi sono dei cuccioli, che vivano insieme la fase di socializzazione: il loro rapporto potrebbe diventare talmente simbiotico da emozionarci ogni volta che li vediamo interagire.
I viaggi in auto
Tra le paure e le fobie nei cani, alle volte, va annoverata quella dell’automobile. Gli spazi piccoli e le costrizioni non piacciono a nessuno, nemmeno al nostro amico a quattro zampe. Alcuni esemplari potrebbero persino soffrire il mal d’auto.
Il segreto è abituarlo sin da cucciolo, in maniera tale che certi momenti vengano vissuti nella maniera più naturale possibile. Un punto cruciale in tal senso è quello di abituarlo al kennel, senza che questo diventi un nemico fidato.