Parma: cane perde la vita per il collare elettrico, condannato il proprietario
Era il 2013 quando a Parma, un cane da caccia perse la vita per colpa di un collare elettrico.
Oggi, a distanza di 6 anni, quello stesso cane ha finalmente ricevuto giustizia. Perché negli ultimi giorni il suo proprietario è stato condannato per maltrattamento di animali in seguito ad un procedimento penale.
La vicenda inizia del 2013, quando a Parma alcune persone trovano un cane morto sul ciglio della strada.
Non ci sono segni di maltrattamenti o di incidenti con le macchine. Il quadrupede indossa però un collare elettrico e dalla sua bocca esce molto sangue. Il dubbio inizia dunque ad insinuarsi nelle forze dell’ordine.
Che sia stato proprio il collare elettrico ad uccidere il cane? Iniziano le indagini e soprattutto inizia il procedimento penaale in cui l’Enpa, ovvero l’Ente Nazionale Protezione Animali, si è costituito parte civile.
Il processo è finito alcuni giorni fa, quando il Giudice del Tribunale ha stabilito che il cane è morto in seguito alle scosse rilasciate dal collare elettrico.
Il suo proprietario adesso dovrà pagare una multa di 6 mila euro per maltrattamento di animali, più tutte le spese per il processo e i danni alla parte civile Enpa.
All’epoca dei fatti l’uomo si era giustificato dicendo che quel cane proprio non voleva dargli retta.
Aveva deciso di mettergli il collare elettrico sia perché abbaiava troppo, sia perché non riusciva a cacciare.
Ogni volta che andavano insieme a caccia, il cane si allontanava da solo e non rispondeva ai suoi comandi.
E allora invece di rivolgersi ad uno specialista educatore cinofilo, l’uomo ha pensato di poter risolvere facendo indossare un collare elettrico al cane.
Peccato che quello strumento di tortura sia stato proprio la causa della morte del quadrupede. Per fortuna, almeno, adesso il proprietario dovrà pagare per il suo gesto, anche se questo non riporterà in vita il povero cane.