Paralisi delle zampe dei cani: cosa bisogna sapere
La paralisi delle zampe dei cani spesso dipende da una lesione del nervo spinale periferico. Questo può avere un effetto a cascata. Tutti i dettagli
La paralisi delle zampe dei cani, causata da una lesione neurologica periferica, può portare a patologie secondarie, algie, perdita di tono muscolare. Le motivazioni scatenanti sono lesioni, infezioni, condizioni muscolari o spinali, gravi intossicazioni da sostanze chimiche.
La paralisi può essere parziale o completa, interessando una o tutte e quattro le gambe. A volte l’intervento chirurgico è risolutivo, altre la condizione è permanente e degenerativa.
I sintomi
I sintomi della paralisi delle zampe dei cani dipendono dal tipo di lesione e dalla sua entità. Andiamo dal veterinario con il nostro Fido se notiamo:
- Impossibilità di flettere le articolazioni;
- Incapacità di sostenere il peso del corpo su uno o più arti;
- Algie;
- Zoppia;
- Debolezza;
- Spostamento del peso;
- Trascinamento degli arti;
- Sindrome di Horner;
- Deficit visivo che colpisce l’occhio corrispondente al lato interessato dalla paralisi.
Quando a essere danneggiata è la parte anteriore del corpo, la lesione potrebbe essere ai nervi del collo, della spalla, radiali, mediani o ulnari. Le zampe posteriori possono essere coinvolte quando il danno interessa l’osso o la parte bassa della schiena, il nervo tibiale, femorale, peroneale o sciatico.
Le cause
Le motivazioni che possono sottostare a una paralisi del nostro amico a quattro zampe sono:
- Alcune disfunzioni neurologiche e muscolo-scheletriche;
- Una mielopatia degenerativa;
- Tumori;
- Malattie virali (come il cimurro e la rabbia);
- Patologie fungine e protozoarie;
- Infezioni da zecche;
- Meningoencefalomielite granulomatosa;
- Lesioni e traumi;
- Prolungata esposizione a pesticidi e insetticidi che contengono organofosfati.
Se notiamo uno o più dei segnali descritti in precedenza, chiedere una consulenza veterinaria è il primo passo per capire cosa sta succedendo e come intervenire in modo tempestivo.
La diagnosi
Un’anamnesi dettagliata da parte nostra aiuterà lo specialista a capire quale tra le tante cause è responsabile del malessere del nostro fedele amico. Dovrà prendere in considerazione diversi fattori quali: la postura e l’andatura, eventuali algie persistenti, le condizioni muscolari e i riflessi spinali. Il recupero è migliore quanto più il danno del nervo associato è vicino al muscolo.
La stimolazione elettrica può essere utilizzata per vedere se la terminazione nervosa è ancora intatta. Inoltre potrà avvalersi del supporto della tac, della risonanza magnetica, delle radiografie e mielografie; delle biopsie chirurgiche; delle analisi del liquido cerebrospinale e di campioni di tessuto; di esami ematologici. Infine dovrà controllare se sono presenti zecche o lesioni cutanee.
La cura
Quando si parla di paralisi delle zampe dei cani, il trattamento dipende dalla causa scatenante. Tanti disturbi articolari e muscolari possono essere risolti attraverso interventi chirurgici e cure di supporto. Quando la motivazione è correlata al nervo, il recupero dipenderà dalle condizioni della guaina del nervo stesso e dalla distanza tra la lesione e il punto in cui finisce la terminazione nervosa.
Una fasciatura leggera viene spesso applicata all’arto interessato durante il recupero e si può aggiungere anche un’imbragatura per evitare il trascinamento della zampa. Le cure supplementari includono i massaggi, la stimolazione con il calore, l’allungamento dei tendini per mantenerli sani mentre il nervo si rigenera. Inoltre il veterinario potrebbe consigliare l’agopuntura. Il recupero dovrebbe avvenire in un mese o due.
Nel caso di tumori, si può optare per l’asportazione della massa attraverso la chirurgia. Quando colpiscono la guaina nervosa, a essere interessati possono essere diversi nervi contemporaneamente e la rimozione potrebbe essere più difficile. La prognosi in questi casi non è confortante. Lo stesso vale per le malattie di natura virale, che non prevedono alcun trattamento.
Dipende da caso a caso
Le infezioni fungine possono essere difficili da trattare e, sebbene si riscontri un certo successo con il fluconazolo, il recupero è incerto. Casi molto gravi di infezione da zecche possono richiedere una ventilazione artificiale. La terapia prevede la rimozione dei parassiti e la somministrazione di antibiotici; la prognosi di solito è buona.
Con la meningoencefalofilelelite granulomatosa, il nostro amico a quattro zampe può provare un sollievo temporaneo con le terapie farmacologiche, ma il recupero a lungo termine è improbabile. Non ci sono trattamenti per la mielopatia degenerativa, solo cure di supporto come la riabilitazione, la prevenzione delle piaghe da decubito, il monitoraggio delle infezioni urinarie e la creazione di una maggiore mobilità con imbracature e carrelli.
In alcuni casi, può essere raccomandata l’amputazione della zampa paralizzata. Il cane tripode, infatti, ha un’ottima capacità di adattamento alla nuova condizione e può avere una buona qualità della vita.
Il recupero
Il recupero, come già accennato, dipenderà interamente dal singolo caso specifico e dalle cause sottostanti. Nel caso di un’infezione virale, il vaccino è il modo migliore per proteggere il nostro amico a quattro zampe.
Il veterinario creerà un piano di trattamento e recupero basato sulle condizioni, che può includere cure di supporto domiciliari e monitoraggio. Nel caso della mielopatia degenerativa, gli sforzi saranno focalizzati sulla creazione di una migliore qualità della vita durante la progressione della malattia.