Palermo, non hanno i soldi e il veterinario non la cura: il cane muore dopo 10 ore di agonia

Una cagnolina è morta dopo 10 giorni di agonia: il veterinario non l'ha curata perché i suoi umani non avevano soldi

Dopo 10 giorni di agonia, questo cane è volato sul ponte arcobaleno. I suoi proprietari non avevano i soldi per pagare le spese mediche e il veterinario ha deciso di non curare la povera quattro zampe.

Tutto ciò è accaduto a Palermo, Kira, è così che si chiama la povera cagnolina, ha avuto una torsione gastrica. Sfortunatamente i suoi proprietari non potevano permettersi le spese mediche e l’hanno lasciata morire.

cane per terra

Il cane è morto dopo ben 10 giorni di agonia. Nessuno l’ha aiutata e nessuno ha fatto nulla per salvarle la vita. Kira aveva bisogno di un intervento urgente, ma per operarla il veterinario ha chiesto 1500 euro.

I proprietari della cagnolina hanno chiesto di poter dilazionare il pagamento, ma purtroppo, la clinica veterinaria ha rifiutato. Hanno provato a chiedere da un altro veterinario, ma la risposta è stata la stessa.

Dopo un appello social, la famiglia sembrava aver ricevuto una buona notizia: una clinica si era offerta di operare il cane. Sfortunatamente però, ormai era troppo tardi e Kira non aveva più speranze.

La cagnolina aveva 13 anni ed è volata sul ponte arcobaleno mentre la trasferivano da una clinica all’altra per provare a salvarla. Una morte atroce, tra spasmi e dolori fortissimi. “Kira purtroppo ci ha lasciati. Kira è stato un regalo da mio fratello per tutta la famiglia ma soprattutto per me che sono la figlia più piccola e quindi ero sempre sola.”, ha scritto la sua umana sui social.

E ancora: “Abbiamo creato un legame fortissimo: è stata la mia compagna di vita per 13 anni e questo non lo potrò mai dimenticare. Ma non potrò mai nemmeno dimenticare che queste cliniche che dovrebbero essere i salvatori dei nostri compagni di vita abbiano fatto morire la mia migliore amica.”

cane sul muretto

Qualcuno è riuscito a separarci. Io non voglio niente, voglio solo dire due parole a tutte le cliniche: non ci sono soldi o cose materiali più importanti e più belle dell’amore per un animale, ha concluso la proprietaria del cane. Non dovrebbe succedere niente di simile, le cure non dovrebbero essere negate a nessuno.

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