Palermo: cane assassinato e gettato in mare. Ora è caccia al colpevole
Accade proprio in un porto turistico di Palermo, un cucciolo di pitbull è stato prima massacrato di calci e poi gettato in mare
Nonostante siano molte le storie tragiche che ascoltiamo tutti i giorni, non c’è mai fine al peggio. Alcuni fatti, molto più di altri ci aiutano a capire quanto sia ancora lunga la strada da fare per quanto riguarda la considerazione degli animali. Molti di loro, povere anime, sono ancora maltrattati, abusati, sfruttati e molte volte uccisi ingiustamente. Questa volta è successo a Palermo, ma sarebbe potuto accadere ovunque; un cucciolo di cane è stato prima massacrato di calci, dopodichè è stato gettato in mare, senza alcun rispetto, come un rifiuto. Tutto ciò non è più tollerabile.
Il terribile avvenimento è accaduto a Marina di Villa Igeo, a Palermo, in un porto turistico. Il primo campanello d’allarme lo ha notato un armatore dalla barca dove stava lavorando; l’uomo ha visto un signore inseguire un cagnolino, ma lì per lì non ha dato troppo peso all’evento. Solo poco tempo dopo, una sua collega ha sentito delle urla strazianti provenire dal molo. Inizialmente pensava si trattasse di una persona in difficoltà, così incuriosita e preoccupata si è affacciata dalla prua della nave per capire cosa stesse succedendo.
Lo spettacolo a cui ha potuto assistere era terrificante. Un uomo, di cui riusciva a vedere solo il busto, aveva la maglia completamente ricoperta di sangue e stava prendendo a calci qualcosa, o meglio… qualcuno. La ragazza ha immediatamente avvisato i suoi colleghi, così uno di loro è sceso a controllare e ha scoperto la salma del povero animale. Il cucciolo era ormai privo di vita, adagiato sul fondale marino a 5-6 metri di profondità.
Subito sono state allarmate Marina, Polizia Locale e Carabinieri, ma la situazione sembrava non interessare nessuno. Così uno dei giovani ha avvisato anche le associazioni animaliste, riuscendo finalmente a smuovere qualcosa. Ilenia Rimi, una volontaria animalista si reca sul posto e attende l’arrivo della pattuglia e dei sommozzatori. Solo grazie a loro è stato possibile recuperare la salma. “Desidero ringraziare le forze dell’ordine quindi la polizia municipale, i carabinieri, i vigili del fuoco e il nucleo dei sommozzatori per la sensibilità e la grande professionalità dimostrata. Quando pensi di averle viste tutte e che niente possa più scalfirti, arriva sempre l’ennesimo macigno che ti fa ritorcere lo stomaco“, scrive amareggiata la donna su Facebook.
Ora l’obbiettivo principale è scoprire l’identità dell’assassino; l’area di Palermo è sottoposta a videosorveglienza e l’accesso al molo è consentito solo a coloro dotati di badge, perciò non dovrebbe essere troppo difficile scovare il malvivente. Speriamo che venga trovato presto, così che la giustizia possa fare il suo corso, punendo coloro che non meriterebbero nemmeno di essere definiti uomini.
“Jesus, così lo voglio chiamare come unico e ultimo atto d’amore” scrive Ilenia sui social. Questo povero cucciolo meritava sicuramente più di questo, ma purtroppo è tutto ciò che ci resta da fare.
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