Padova: bocconi avvelenati in giardino, il cane non ce l’ha fatta
Dalla cronaca di Padova, l’ennesima brutta notizia ai danni dei nostri amici a quattro zampe, con un cane deceduto per colpa di bocconi avvelenati in giardino.
Ancora, dunque, l’ennesima dimostrazione che la violenza umana può non avere limiti. Una violenza che, purtroppo, molto spesso è riversata sui nostri amici a quattro zampe.
Animali che sanno amarci come quasi nessun altro e che comunque sono sempre alla mercé della nostra indifferenza o, peggio, della nostra crudeltà.
Perché il cane protagonista di questa storia è rimasto ucciso a Padova da alcuni bocconi avvelenati direttamente lanciati nel giardino di casa sua. Morto dopo molte ore di agonia, dopo tanta sofferenza.
La proprietaria del cane lo ha trovato a terra agonizzante. A nulla è valsa la corsa dal veterinario, a nulla sono valse le cure tempestive del medico. Il cane è deceduto dopo molte sofferenze, vittima della crudeltà di qualcuno che non è stato ancora identificato.
La proprietaria del cane ha trovato i pezzi dei bocconi avvelenati. Il cane ne aveva mangiati un po’ e, probabilmente, a causa del forte dolore non è riuscito a finirli tutti.
La donna li ha portati alla polizia, che sta già lavorando per identificare il colpevole. Sembra che i bocconi avvelenati siano stati realizzati utilizzando del veleno per lumache, probabilmente da qualcuno residente a Piacenza d’Adige, il paesino in provincia di Padova in cui è avvenuta la vicenda.
Molto spesso, infatti, gli autori di gesti come questi sono vicini di casa che non sopportano la presenza degli animali. La cosa assurda, però, è che una vicenda simile è accaduta dall’altra parte del paese.
Un altro cane, infatti, è deceduto dopo aver ingerito altri bocconi avvelenati. Che le due morti siano avvenute per mano della stessa persona?
In questo caso, però, non si tratterebbe di un vicino di casa che non sopporta la presenza di un quadrupede. Si tratterebbe di un uomo che odia tutti i cani e che magari sparge veleno nei giardini delle case. La speranza è che gli inquirenti riescano presto a scoprire il colpevole.