Olbia: inaugurato il primo aeroporto con l’area di accoglienza per i cani
Buone notizie per chi viaggia con il proprio amico a quattro zampe, perché a Olbia è arrivata la prima area di accoglienza per i cani in aeroporto.
Un bellissimo progetto che si inserisce nel ciclo di iniziative che hanno l’obiettivo di scongiurare gli abbandoni tipici dell’estate.
Ci troviamo infatti in una stagione non al meglio per i nostri amici a quattro zampe. Ogni anno, infatti, tantissimi cani si ritrovano per la strada, abbandonati dai loro proprietari che sono partiti in ferie.
Tra le varie campagne di sensibilizzazione che cercando di scongiurare questo tipo di atteggiamento, ci sono anche i vari progetti che vogliono semplificare le vacanze dei proprietari di cani.
Tra queste, appunto, c’è il nuovissimo progetto di Oblia. Si tratta di un’iniziativa che ha proprio l’obiettivo di aiutare chi decide di portare con sé in vacanza il proprio amico a quattro zampe.
Siamo in Sardegna, una regione in cui per motivi geografici sempre più persone viaggiano con l’aereo. E come semplificare la vita dei proprietari di cani che decidono di prendere l’aereo?
Realizzando una bellissima area interamente dedicata agli animali all’interno dell’aeroporto. Si chiama Airport Pet Relief ed è una bellissima area attrezzata per i cani presente nell’aeroporto di Olbia.
L’obiettivo è quello di rendere l’attesa per l’imbarco meno stressante per tutti i quadrupedi. In questa area, infatti, sono presenti tutti i tipi di comfort utili per i nostri amici a quattro zampe.
Ciotole con acqua fresca, lavabi per la pulizia, salviettine igieniche e ovviamente tantissimi giochi per intrattenere i nostri amici.
Si tratta della prima area attrezzata in aeroporto di tutta Italia. Un progetto firmato dalla Geasar, un’azienda che si occupa della gestione degli scali.
Una bella iniziativa, dunque, che si spera possa essere d’esempio per molti altri aeroporti d’Italia. Secondo le statistiche, circa il 30% degli italiani vuole trascorrere le ferie con il proprio cane. Di questi, però, la metà rinuncia all’idea. Il motivo è proprio la mancanza di attrezzature dedicata agli animali nelle varie città italiane.