Monza, cane si ferisce a causa di una scatoletta di tonno, proprietaria paga 500€
Il comportamento incivile di altri è costato denaro e spavento per questa donna e per il suo adorato cane
Può una scatoletta di tonno causare 500€ di danni e tanta, troppa paura? Accade a Monza, dove una donna ha dovuto pagare tale somma per l’intervento e le cure del suo cane, feritosi quest’ultimo con un oggetto così inusuale. Tutto ciò è frutto della maleducazione e dell’inciviltà di alcuni, che danneggiano la quotidianità di altri.
Ringo, un giovane meticcio di pochi anni, e Manuela condividono un legame straordinario. Fra i due il rapporto è dei più floridi, tuttavia una semplice scatoletta in alluminio stava per costare davvero caro alla coppia. “La paura di perdere il mio cane e oltre 500 euro di spese veterinarie. Il tutto per una scatola aperta di tonno abbandonata tra i cespugli“.
Queste le parole di Manuela, giustamente indignata per un fatto che poteva accadere a chiunque e, come fa notare la stessa proprietaria, per chiunque si intendono anche i bambini. “Come ogni mattina ci siamo addentrati per una bella passeggiata tra i sentieri del Parco. Non essendoci nessuno l’ho lasciato libero di camminare”.
Il cane, annusando in giro, finisce nella “trappola”; l’alluminio gli recide il tendine e la donna fa in tempo ad accorgersene. I due corrono dal veterinario che opera con un’anestesia totale. Fortunatamente tutto è andato per il meglio e si sono evitate ulteriori complicazioni.
Tuttavia la rabbia rimane, perché nessuno può spendere cifre simili, in un periodo come questo, solamente perché qualcuno ha deciso di non rispettare il buon senso. “Tutto questo mi è costato oltre 500 euro. Tra l’intervento, i trattamenti laser, le medicazioni, il collare elisabettiano per evitare che Ringo si leccasse la ferita”.
Infine Manuela si lascia andare in un semplice quanto dovuto appello, per far si che vicende come quelle di Ringo non accadano mai più. La donna incita a curare il parco come se fosse la propria casa e sottolinea come lasciare i rifiuti in luoghi non idonei sia una questione di maleducazione oltre che di non correttezza.
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