Mazara del Vallo sotto shock. Cane ucciso trascinato da un’auto in corsa per fare un dispetto al vicino
Il cane è stato legato ad un'auto in corsa ed ha perso la vita per i dissapori tra due uomini del vicinato. L'agghiacciante storia
L’agghiacciante vicenda accaduta a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, ha lasciato tutti basiti. Un uomo ha legato un povero cane ad un’auto in corsa e lo ha trascinato sulla strada fino ad ucciderlo. Ad aggravare la situazione la motivazione dello scabroso gesto.
Sono stati i volontari di “i pelosi del cuore“, associazione animalista, a denunciare l’accaduto. L’uomo ha prima legato l’animale al retro della sua vettura, dopodiché è salito in auto e ha dato gas. Il resto della storia può essere tristemente immaginato. Non ancora soddisfatto del suo ignobile gesto, il signore ha anche pensato di fare un video e postarlo sui social. Tutto ciò solo per fare una ripicca al vicino a seguito di un dissapore.
I volontari dell’associazione animalista hanno immediatamente provveduto a salvare le foto e a far partire la denuncia; così quando l’uomo ha cancellato le prove dal web, la giustizia aveva già iniziato il suo decorso.
Ai volontari animalisti, l’episodio “ricorda morti similari che abbiamo già denunciato in passato, come quella dei cani randagi Pluto a Fardella (Potenza) e Matteo a Priolo Gargallo (Siracusa); uccisi senza pietà allo stesso modo: legandoli con una corda all’auto in corsa“. L’omicidio animale è un reato considerato dalla legge e regolato dall’art. 544-bis del codice penale, il quale recita: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni“.
La pena sembra essere veramente minima se paragonata al gesto compiuto dagli assassini. Per questo animalisti provenienti da tutt’Italia hanno fatto partire una raccolta firme per aggravare la pena.
Le associazioni richiedono cambiamenti: “con un adeguato inasprimento delle sanzioni e proibendo la diffusione di immagini e video come quello girato a Mazara del Vallo, perché il rischio emulazione è alto. Oggi, però, noi abbiamo il dovere morale di mostrarvi cosa è accaduto mostrandovi queste dolorose immagini. Non si dimentichi la stretta correlazione esistente fra crimini cosi’ efferati e pericolosità sociale di chi se ne rende responsabile. Se riuscissimo a imparare dagli animali come si ama forse saremmo persone migliori“.
Non possiamo che essere d’accordo con il messaggio che gli animalisti vogliono comunicare; oltretutto se una persona è in grado di uccidere a sangue freddo un cane, c’è la possibilità che non si ponga problemi nemmeno con gli umani.
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