Malattie neurologiche del cane: quali sono le più comuni
Le malattie neurologiche sono quelle che colpiscono il cervello e il sistema nervoso del cane. Ecco le più comuni e come riconoscerle
Quando un cane ha un problema neurologico, i sintomi possono essere molto evidenti, improvvisi e spaventosi. Paralisi, tremori o convulsioni sono solo alcuni di essi e indicano che qualcosa non va nel sistema nervoso di Fido.
Per dare al cane qualche chance di guarigione da un disturbo neurologico è importante riconoscerne i segni, osservandolo attentamente e intercettando anche il minimo cambiamento strano. La conoscenza, come sempre, è la nostra migliore alleata, oltre naturalmente ai professionisti e agli specialisti veterinari che trattano proprio le malattie neurologiche.
Sebbene spesso abbiano sintomi in comune, le malattie neurologiche del cane sono diverse tra loro. Hanno cause ben precise e un decorso che varia anche a seconda del soggetto, quindi a caratteristiche come l’età o la razza. Vediamo quali sono le più comuni.
Sindrome vestibolare
Molte malattie neurologiche del cane sono tipiche degli esemplari anziani, quelli cioè che hanno un organismo invecchiato, sistema nervoso incluso. Tra queste la sindrome vestibolare è una delle più frequenti e si manifesta con dei sintomi ben precisi ed evidenti.
Dal momento che il sistema vestibolare è quello che consente al cane di mantenere l’equilibrio e coordinare i movimenti della testa e degli occhi, quando insorge la sindrome possiamo osservare che Fido ha la testa inclinata da un lato, perde l’equilibrio. Nei casi più gravi gira su se stesso, mentre gli occhi appaiono strani, con un movimento delle pupille innaturale (nistagmo).
Apparentemente sembra che il cane abbia avuto un ictus, ma si tratta di altro. La sindrome vestibolare è causata da problemi ai nervi dell’orecchio interno, motivo per cui il cane non riesce più a mantenere l’equilibrio. Talvolta può derivare da un’infezione dell’orecchio. In ogni caso il veterinario deve intervenire con un trattamento specifico.
Ischemia cerebrale
Come per noi bipedi, la formazione di trombi nel sangue (quindi di coaguli) è un grande rischio per la salute. Può causare un blocco del flusso sanguigno o anche lo stesso spostamento del coagulo può creare seri problemi. Da un problema vascolare simile si può generare un problema a livello del sistema nervoso come l’ischemia cerebrale.
Non è frequente come nell’uomo, tuttavia la possibilità non è da escludere soprattutto nei cani anziani. Quando Fido ha un’ischemia cerebrale significa che il flusso sanguigno non arriva al cervello in modo normale e questo compromette le normali funzioni vitali. Le cause possono essere diverse, a cominciare dall’insufficienza cardiaca per finire a gravi malattie polmonari oppure traumi. Insomma, tutto ciò che potrebbe provocare una trombosi.
Sindrome da deterioramento cognitivo
Tra le malattie neurologiche del cane ce n’è una piuttosto diffusa negli esemplari anziani che si chiama sindrome da deterioramento cognitivo, conosciuta anche come demenza senile canina. Si tratta di una malattia molto grave che è provocata essenzialmente dal deterioramento delle cellule e dei tessuti cerebrali.
Come tutto il corpo, anche il cervello invecchia e i neuroni da una certa età in poi perdono la capacità di rigenerarsi. Significa quindi che più passa il tempo e più diminuiscono, perciò il cane anziano pian piano perde la capacità di adempiere alle principali funzioni vitali. È sempre meno reattivo, soffre di perdite di memoria, diminuisce la sua capacità di apprendimento e ha difficoltà anche a muoversi normalmente.
I sintomi di questa malattia neurologica sono piuttosto evidenti. Il cane appare disorientato e confuso, non riesce a riconoscere le persone che lo circondano né gli spazi e gli ambienti in cui ha sempre vissuto. Non risponde più agli stimoli ambientali e inoltre non dà segni di risposta nei confronti del padroncino. Non riconoscendolo si mostra insofferente e perfino aggressivo nei suoi confronti.
Tra gli altri sintomi possiamo elencare la minzione e la defecazione in luoghi inappropriati (perché non riesce a controllare lo stimolo) e anche i disturbi del sonno, che gli impediscono di dormire normalmente. In questi casi il cane anziano dorme molto durante il giorno, mentre di notte non riesce a riposare e trascorre tutto il tempo ad abbaiare e piangere.
Idrocefalo
C’è una malattia neurologica canina che si manifesta soprattutto in alcune razze predisposte che si chiama idrocefalo. Cani come il Chihuahua, il Maltese, il Boston Terrier e in generale le razze toy e quelle brachicefale spesso sono soggette a questa particolare condizione, per cui si accumula un’anomala quantità di liquido all’interno del cervello.
L’idrocefalo non dipende soltanto dalla razza del cane (congenito), spesso può essere la conseguenza di un trauma cranico o di un’emorragia cerebrale. Talvolta la causa è da ricercare in una carenza di vitamina A, nell’esposizione a determinati farmaci e prodotti chimici ma anche a batteri, virus o altre tossine.
Sia che si tratti di idrocefalo congenito o acquisito, i sintomi non variano molto perché la grande quantità di liquido fa aumentare la pressione sanguigna nel cervello, riducendo l’apporto di ossigeno ai tessuti cerebrali. Così il cane con idrocefalo ha il cranio bombato, appare sempre disorientato ed è letargico durante la gran parte del giorno. Non riesce a coordinare bene i movimenti e manifesta evidenti cambiamenti del comportamento, spesso in senso negativo. Nei casi molto gravi sviluppa persino dei comportamenti compulsivi, ha le convulsioni e diventa incosciente.
Epilessia
L’epilessia è una delle malattie neurologiche che condividiamo con il cane. La più comune è quella idiopatica, per cui Fido manifesta crisi convulsive (o convulsioni) senza una precisa causa. Questo tipo di epilessia è tipico dei cani giovani ma anche di alcune razze in particolare come il Pastore Belga, il Pastore Australiano, il Border Collie e il Labrador Retriever.
Le convulsioni sono una delle cose più brutte e preoccupanti a cui si possa assistere e vale sia per le persone che per i nostri dolci quattro zampe. Sono causate da una variazione dell’attività cerebrale, o meglio dall’attività anomala delle cellule del cervello. Generalmente durano pochissimi secondi, ma gli effetti possono persistere più a lungo: il cane perde coscienza, non riesce a stare in piedi, contrae gli arti, urina e defeca senza controllo e aumenta la salivazione.
Purtroppo non possiamo prevedere una crisi epilettica, perciò è importante conoscere le avvisaglie che potrebbero indicare il suo arrivo. In alcuni casi possiamo notare che Fido improvvisamente si mostra agitato, come se qualcosa lo disturbasse.
Mielopatia degenerativa
La mielopatia degenerativa è una delle malattie neurologiche del cane più gravi e invalidanti che ci siano. Si tratta di un problema legato al funzionamento del midollo spinale, generalmente a una parte di esso, e che purtroppo si evolve in maniera subdola. Non è raro che il cane inizi a manifestare i primi sintomi quando la malattia è già in stato avanzato.
Dato che il midollo spinale è la centrale di comunicazione tra il cervello e gli arti, quando il cane ha la mielopatia degenerativa perde le sue capacità motorie. Non riesce a stare dritto sulle zampe, ha gli arti posteriori completamente rigidi e paralizzati e in generale non è più in grado di coordinare i movimenti.
Purtroppo non esiste una terapia per questa malattia. Tutto quel che possiamo fare è affidare Fido alle cure di un bravo veterinario che ci sappia guidare nella sua gestione. In caso di mielopatia degenerativa è consigliata la fisioterapia per il cane.
Sindrome di Wobbler
La Sindrome di Wobbler o Spondilomielopatia Cervicale Caudale è un’altra malattia neurologica che interessa il midollo spinale del cane. Non si conoscono le esatte cause di questa condizione, tuttavia sappiamo che è comune nei cani di taglia grande e nelle razze di cani giganti (Dobermann, Alano).
Da cosa è provocata? Semplicemente dalla compressione del midollo spinale, dovuta a una posizione anomala delle vertebre della colonna, all’altezza del collo. Questa compressione può essere la conseguenza di un’ernia del disco oppure di una grave forma di artrosi o ancora di una qualche malformazione a livello vertebrale. La malattia è progressiva perciò tende a peggiorare con il tempo, ma si può curare con un trattamento combinato di chirurgia e farmaci.