Malattie cardiache nei cani: quelle più comuni e come affrontarle
Le malattie cardiache nei cani sono insidiose e possono presentarsi all'improvviso, senza farsi annunciare. Intervenire tempestivamente è fondamentale
Il cuore è il motore di ogni essere vivente e va salvaguardato, le malattie cardiache nei cani (e non solo nei cani) vanno evitate, con piccoli accorgimenti che mantengano sano e in salute Fido.
È a rischio chiunque, nessuno escluso. Il cuore è un muscolo fondamentale, dal quale partono l’ossigeno e le sostanze nutritive per le cellule di tutto l’organismo, vediamo come fare per proteggerlo.
Il compito del cuore
Le malattie cardiache nei cani sono difficili da prevedere. Esistono delle cure in caso di malfunzionamento, ma la cosa migliore è sottoporre il nostro amico a quattro zampe a controlli periodici dal veterinario.
Il cuore di un cane arriva fino a 150 mila pulsazioni al giorno, un’attività intensa che ha bisogno di un organo allenato e in forma. Questo è il muscolo più importante dell’apparato circolatorio, ha il compito di pompare sangue in ogni organo del corpo: è un’azione importantissima perché con la circolazione del sangue arrivano ossigeno e sostanze nutritive alle cellule.
Cosa sono le malattie cardiache nei cani
Una malattia cardiaca nei cani comporta l’alterazione della circolazione del sangue: se viene pompato con minore intensità significa che alle cellule arriverà meno ossigeno e una minore quantità di sostanze nutritive. Le conseguenze possono essere gravissime sulla salute del nostro amato quadrupede. Tra le patologie più diffuse del cuore ci sono:
- Le malformazioni o le insufficienze cardiache;
- Il soffio al cuore;
- La stenosi aortica o polmonare;
- Aumenti o diminuzioni dei battiti;
- La disfunzione del nodo sinusale;
- La dap.
Attenzione quindi a rispettare i controlli periodici in clinica veterinaria e a seguire i consigli (e le eventuali terapie) degli specialisti.
L’insufficienza cardiaca
Un’insufficienza cardiaca è provocata dalla disfunzione del miocardio, che dipende a sua volta da un deposito di liquidi nei polmoni. Può colpire qualsiasi razza e a qualsiasi età, anche se i cani di grande taglia hanno una maggiore predisposizione.
L’accumulo di liquidi si presenta con sintomi abbastanza riconoscibili, quali tosse persistente, difficoltà respiratorie, dimagrimento e fatica.
Il soffio al cuore
Nei quadrupedi anziani e in quelli di piccola taglia si verifica nel momento in cui c’è una degenerazione del tessuto della valvola. È un rumore anomalo del muscolo cardiaco che il veterinario può individuare auscultando i battiti con lo stetoscopio.
Questa anomalia (non malattia) può essere congenita o subentrare successivamente, potrebbe derivare da malattie infettive o di un’infiammazione della stenosi valvolare (come l’endocardiosi).
Il veterinario una volta confermato il problema non deve far altro che individuarne la causa e tenere sotto controllo il cane con visite più frequenti, di solito non è necessario nessun intervento chirurgico o terapia.
Malattie cardiache nei cani: l’alterazione del battito
Tra le malattie cardiache nei cani troviamo l’alterazione del battito cardiaco. Un aumento è definito tachicardia mentre una diminuzione viene chiamata brachicardia. Come conseguenza della tachicardia si possono verificare le fibrillazioni, atriali o ventricolari.
Ci sono degli esami specifici che aiutano a capire quale sia la disfunzione del cuore:
- Misurazione della pressione arteriosa;
- Ecocardiogramma;
- Elettrocardiogramma;
- Radiografia al torace.
Le fibrillazioni rappresentano un pericolo per la salute di Fido perché, col tempo, potrebbero provocare delle gravi aritmie e la morte.
I sintomi delle malattie cardiache nei cani
I sintomi, come già detto, spesso sono invisibili e silenziosi. Soltanto quando si arriva a uno stadio più avanzato abbiamo i segnali di malattie cardiache nei cani. Potrebbero essere affetti da diverse patologie, e quelle più gravi possono fermare il battito e provocare un infarto.
I segnali dell’insufficienza cardiaca, se siamo bravi osservatori, possono essere individuarli. Una stanchezza e una sonnolenza frequenti possono far scattare un campanello d’allarme; se poi Fido non vuole giocare, ha la tosse e fa fatica a respirare, se non vuole uscire e addirittura sviene, allora è meglio procedere con degli accertamenti rapidi.
Non ci sono delle precauzioni valide che, se eseguite, possano scongiurare l’insorgenza dell’insufficienza cardiaca, ma alcuni piccoli accorgimenti possono aiutare. Evitare la disidratazione del cane, eccessi di attività fisica e diete ricche di sodio sono tra questi. Poi è bene tenere i quadrupedi lontani da ambienti umidi e con temperature elevate.
I trattamenti
Tra le cure a disposizione del veterinario in caso di insufficienza cardiaca c’è sicuramente il drenaggio. Questo viene usato quando si deve eliminare un eventuale versamento di liquidi nei polmoni. A questo si accompagnano la somministrazione di diuretici, una dieta specifica che prevenga la ritenzione idrica e a ridotto contenuto di sodio, e integratori per rinforzare il cane.
La taurina combatte l’insufficienza cardiaca; gli omega-3 e i 6 aiutano a tenere sotto controllo il battito. Sono molto importanti anche le vitamine, in particolare quelle del gruppo B, che vengono espulse con l’urina e spesso mancano nei cani con problemi di cuore.
Il magnesio poi è un sale minerale molto importante per l’apparato cardiocircolatorio, come pure le sostanze antiossidanti che combattono i danni causati dai radicali liberi. Infine la carnitina, che è una sostanza simile a un enzima, è molto utile per la salute del cane.
Questione di razza
Tra i cani ci sono delle razze che, al di là della loro taglia e dell’età, sono più soggette ad avere un insufficienza cardiaca.
Tra queste ci sono: l’alano, il boston terrier, il boxer, il cocker spaniel, il doberman pinscher, il pechinese, il poodles e il wolfhounds irlandese.
Malattie correlate
In caso di malattie cardiache nei cani, non si scappa dai farmaci, anche se una dieta adeguata aiuta a vivere meglio e mantenere il cane in forma. Queste patologie portano ad altri disturbi come:
- Ritenzione idrica;
- Obesità (e può essere utile una dieta dimagrante);
- Ipertensione;
- Cachessia;
- Carenza di alcuni nutrienti (che devono essere reintegrati).
Come ripetuto più volte, i controlli periodici dal veterinario e un corretto stile di vita sono le uniche armi a disposizione per combattere una battaglia impari. Una volta arrivati alla diagnosi, per fortuna, i passi avanti della ricerca ci danno strumenti validi per contrastare questo tipo i patologie.