Malattia zoonotica nel cane: cos’è, diagnosi e cure
Una malattia zoonotica nel cane si può trasmettere all'uomo e, se non curata, può avere delle gravi conseguenze sulla salute di entrambi
Per malattia zoonotica nel cane si intende una malattia che può essere trasmessa dagli animali all’uomo e, se non curata in tempo, può essere fatale.
La trasmissione avviene direttamente, cioè a contatto con la pelle, peli, uova, sangue o secrezioni, oppure indirettamente, quindi tramite altri organismi vettori o ingestione di alimenti infetti.
È importante riconoscerne i sintomi perché la malattia zoonotica nel cane può essere fatale se non viene trattata in tempo, specialmente se l’ospite soffre di un sistema immunitario indebolito.
Malattie batteriche o virali
Possiamo individuare due tipi di malattia zoonotica nel cane, una delle quali è di natura batterica mentre l’altra è di tipo virale.
La prima è la cosiddetta MRSA, ovvero quella causata dallo stafilococco aureo resistente alla meticillina, che è trattabile sia negli animali che nell’uomo se viene identificata il più presto possibile.
La seconda, invece, è la rabbia che come sappiamo è una delle malattie più pericolose per i cani o gli esseri umani che la contraggono.
Gli effetti della rabbia sono devastanti e purtroppo se non viene diagnosticata e curata in tempo, diventa difficile da trattare e può portare alla morte.
Sintomi
La tempestività è tutto, quindi è fondamentale individuare immediatamente i sintomi di una possibile malattia zoonotica nel cane e rivolgersi al veterinario.
Il sintomo principale della rabbia è il cambiamento repentino di comportamento, che inizia a essere immotivatamente aggressivo: il cane è irrequieto, apprensivo, irritabile.
Ed è molto pericolosa perché il cane inizia anche a mordere tutto e a scambiare qualsiasi gesto come una minaccia, quindi l’uomo vicino a un cane con la rabbia è in grave pericolo.
Tra gli altri sintomi della rabbia troviamo un’eccessiva sensibilità alla luce, al tatto e ai rumori, un cambiamento nelle abitudini alimentari e la tendenza a spaventarsi di tutto e a nascondersi in posti bui.
Clinicamente il cane con la rabbia può manifestare una paralisi della gola e della mascella, quella che causa la tipica schiuma alla bocca, ma anche paralisi delle zampe posteriori, mancanza di coordinamento, perdita di appetito e perfino convulsioni.
Nel caso della MRSA i sintomi dipendono dall’organismo responsabile dell’infezione. In genere si manifesta con ascessi o bolle, lesioni infette, ulcerazioni della pelle e anche pus e muco.
Il cane, inoltre, perde visibilmente peso e inizia a perdere il pigmento del manto e il pelo stesso.
Cause della malattia zoonotica del cane
La rabbia si trasmette molto facilmente attraverso la saliva: basta il morso di un qualsiasi carnivoro come cani, coyote, puzzole, conigli, volpi, procioni, felini ma anche pipistrelli.
In genere i sintomi compaiono dalle 2 alle 8 settimane e, quando si manifestano, è ormai troppo tardi per una cura efficace.
Le infezioni da stafilococco, invece, essendo di natura batterica si trasmettono con il contatto con la pelle o il pelo.
Naturalmente c’è più possibilità di contrarre una simile infezione in ambienti contaminati e in soggetti che hanno subito delle procedure mediche, con delle ferite ancora aperte.
Diagnosi
La diagnosi della rabbia non è molto semplice, specialmente in quelle aree geografiche in cui questa malattia zoonotica nel cane non è molto comune.
E sfortunatamente le prime fasi e i primi sintomi di questa malattia possono essere scambiati per altre patologie e la diagnosi, quindi, arrivare troppo tardi.
In questi casi il veterinario deve procedere con i test di laboratorio standard e in più deve eseguire degli esami specifici sul cervello dell’animale per confermare la presenza del virus.
Purtroppo tutti questi esami possono essere fatti soltanto dopo l’eutanasia del cane, quindi la malattia viene diagnosticata post mortem.
Per le infezioni da stafilococco è diverso perché per individuare la malattia zoonotica nel cane basta raccogliere dei campioni dall’area infetta ed eseguire dei test dal patologo.
Una volta identificato il batterio responsabile dell’infezione, il veterinario procede con il trattamento più adeguato che include sempre una terapia antibiotica per via orale o per iniezione.
Trattamento della malattia zoonotica nel cane
La comunità scientifica è assolutamente d’accordo: qualsiasi cane, gatto, furetto o altro animale domestico non vaccinato che sia stato esposto alla rabbia, deve essere soppresso.
Se il proprietario si rifiuta di farlo l’animale deve essere posto in regime di isolamento, quindi non deve avere nessun contatto con gli esseri umani o con altri animali per almeno sei mesi.
Deve inoltre essere vaccinato contro la rabbia un mese prima del rilascio e nel caso di animali domestici già vaccinati ed esposti alla rabbia, questi devono essere immediatamente rivaccinati e monitorati per 45 giorni.
A differenza della rabbia, se la malattia zoonotica nel cane è di tipo batterico non è necessario ricorrere all’eutanasia e il veterinario deve stabilire il trattamento più adeguato per il caso specifico.
In questo caso dobbiamo tener conto del fatto che la causa dell’infezione potrebbe essere un membro della famiglia, quindi sia per gli umani che per il cane è necessario trattare la pelle con detergenti topici e pomate antibiotiche.
Per le infezioni da stafilococco più gravi, inoltre, si può ricorrere alla somministrazione di farmaci antibiotici orali o iniettabili.