Malattia dell’agglutinina fredda nel cane: tutto ciò che occorre sapere
La malattia dell'agglutinina fredda nel cane è una rara malattia genetica autoimmune che colpisce i globuli rossi nel sangue
Il nome è tanto complicato quanto è rara la malattia: la malattia dell’agglutinina fredda nel cane è una malattia autoimmune in cui gli anticorpi attaccano i globuli rossi a bassa temperatura.
Parliamo della cosiddetta agglutinina, appunto, un anticorpo che “confonde” il sistema immunitario colpendo i globuli rossi come se fossero sostanze estranee o pericolose.
Come funziona
L’agglutinina fredda, come indica la stessa definizione, agisce a basse temperature e colpisce i globuli rossi nei vasi sanguigni periferici.
Aumenta così il rischio di coagulazione nel sangue: se a temperature normali è innocua, a temperature basse può causare emolisi prolungata e anemia.
La malattia dell’agglutinina fredda nel cane è una condizione genetica che non dipende da età, dimensioni o razza di Fido.
Possiamo solo dire che è più probabile, secondo i dati statistici raccolti, che colpisca cani che vivono in climi molto freddi.
Sintomi
Proprio alla luce di ciò, uno dei campanelli d’allarme per una possibile malattia dell’agglutinina fredda nel cane è una prolungata e costante esposizione al freddo.
Da questo si possono scaturire altri sintomi evidenti, come:
- Acrocianosi (rossore della pelle) con coaguli di globuli rossi nei vasi sanguigni della pelle
- Eritema
- Ulcerazione cutanea (con croste)
- Necrosi secca (che colpisce le punte di orecchie, coda, naso, piedi)
Questa rara malattia può causare anche anemia nel cane, con sintomi più o meno evidenti:
- Pallore
- Debolezza
- Tachicardia
- Tachipnea
- Ittero
- Cambiamento di colore della pelle
- Splenomegalia lieve (ingrossamento della milza)
- Soffio al cuore
All’insorgere di alcuni o tutti questi sintomi è fondamentale rivolgersi al veterinario per effettuare una diagnosi corretta e procedere al trattamento della malattia.
Diagnosi
Il veterinario per prima cosa compie un esame fisico approfondito sul cane, raccogliendo tutte le informazioni possibili su sintomi e precedenti nella storia clinica di Fido.
Tiene conto, quindi, di un’eventuale e ripetuta esposizione al freddo ed effettua inoltre un test per verificare i livelli di agglutinazione a freddo nel sangue.
Dato che molti sintomi colpiscono la pelle e sono associabili ad altre malattie, il medico deve escludere che si tratti di sindrome epatocutanea (causata da una malattia del fegato), eritema multiforme (reazione ai farmaci), necrolisi epidermica tossica (vesciche e desquamazione), dermatomiosite, DIC, lupus, tumore del sangue, avvelenamento da piombo e pemfigo.
Un altro esame importante è quello per escludere la presenza di anemia emolitica da anticorpi caldi, un altra malattia autoimmune che causa la distruzione dei globuli rossi.
Trattamento
Per prima cosa il cane deve essere ricoverato in un ambiente caldo finché non si sarà stabilizzato.
Non c’è una cura precisa, vanno considerati i singoli sintomi e si agisce di conseguenza curando attentamente eventuali infezioni della pelle o necrosi.
Purtroppo in alcuni casi la necrosi raggiunge livelli di gravità tale da richiedere l’amputazione della punta della coda o delle zampe.