L’uomo fa un gesto meraviglioso decidendo di salvare oltre cento cani da un rifugio cittadino – Video

Strappati da una vita miserabile in rifugio, quest'uomo ha dimostrato di avere un grande cuore

Bruno Yovich non è solo un cinofilo: è un eroe per centinaia di loro in Bosnia. Anni prima, la sua vita è cambiata radicalmente dopo aver adottato Mia, un Bulldog che gli ha aperto gli occhi sulle difficoltà affrontate dai fedeli amici a quattro zampe nel suo Paese. Così è venuto al corrente di un canile municipale sovraffollato, progettato per ospitare 300 trovatelli, ma costretto a gestirne ben 1.200, quattro volte tanto, spesso in condizioni deplorevoli. Allora ha visto la luce Save the Dogs, l’organizzazione no-profit di Bruno dedicata a salvare i cani bisognosi.

Insieme al suo team e a un veterinario di fiducia, fa regolare visita al centro per individuare i randagi nello stato peggiore. Purtroppo, capita spesso di imbattersi in vittime di combattimenti clandestini, una pratica barbara ancora presente nel Paese dell’Est Europa.

Uomo si prende cura di cani randagi

A dispetto delle difficoltà incontrate, Bruno ha la forza di sognare un domani migliore, dove ciascun “batuffolo di pelo” conduca un’esistenza dignitosa. Per questo, ha costruito un ranch, una sorta di rifugio all’aperto, dove i teneri ospiti possono correre liberi, ricevere cure veterinarie e, soprattutto, appoggio incondizionato.

Uomo stringe cane in un abbraccio

Quello stesso amore negato da chi li trattava come delle macchine da guerra, senza badare al loro nobile animo. Chiedere agli ospiti di lasciarsi il passato alle spalle; tuttavia, il futuro resta da scrivere. Bruno li considera dei figli e salvare i cani è diventata una missione a tutti gli effetti. Spera di vederli trovare una famiglia amorevole, ma, sopra ogni altra cosa, con cibo, acqua e la possibilità di stare in un ambiente sano e sicuro.

Attraverso il buon esempio, Bruno ci trasmette una preziosa lezione. Piuttosto di accogliere un animale senza avere la certezza di sapersene prendere cura tanto vale passare la mano. Non è un giocattolo o un peluche, bensì un essere vivente, con esigenze precise. In assenza dei presupposti ideali, i danni al quadrupede rischiano di diventare enormi. Meglio attendere il momento opportuno invece di spezzarne il cuore.

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