Lo guardavano a distanza e sembrava un mostro: il povero cane ne aveva davvero subite troppe – Video

I passanti gli restavano lontano solo per una ragione estetica

Tutti se ne stavano a debita distanza di sicurezza, spaventati dal suo aspetto. Non sapevano andare al di là dell’immagine, ignari del bellissimo spirito che lo animava. Il povero cane ne aveva subite troppe, perciò aveva smarrito fiducia in sé stesso. A furia di ricevere rifiuti, in lui si era insinuata la convinzione di essere un “rifiuto della natura”. Provato dalle avversità, aveva smesso di combattere.

Cane randagio sofferente

Emaciato, con zampe deformi e il collo segnato dai graffi davano forma a un quadro poco rassicurante. Mentre cercava rifugio in un luogo sporco e inospitale, il malessere provato cresceva sempre più. Le sue condizioni erano disperate, ciononostante una fiamma di speranza andava avanti ad ardere. Quando ci sentiamo schiacciati dalle avversità, privi di chance di lasciarsi i periodi bui alle spalle, dovremmo guardare i nostri amici animali e prendere ispirazione.

Alla vista delle scene strazianti, i buoni samaritani hanno provato un naturale sconcerto e disagio. Oltre a chiedersi da quanto tempo vivesse solo e abbandonato, andavano avanti a chiedersi come avesse potuto resistere in un ambiente tanto ostile. La storia ha suscitato un’ondata di solidarietà, spingendo diverse persone a supportarlo.

Cane segnato da sofferenze

Toccato dalle sofferenze affrontate, qualcuno aveva lasciato del cibo vicino al rifugio improvvisato. Un gesto semplice, ma denso di significato, preludio alla rinascita. L’azione, così piena di compassione e di altruismo, ha infuso nel Fido una flebile speranza. Il povero cane ne aveva, però, subite troppe per dimenticare i torti del passato. Di conseguenza, all’arrivo dei soccorritori è apparso pauroso e diffidente.

Dopo essersi barcamenato alla meno peggio in condizioni di randagismo, faticava a riporre fiducia nell’uomo. Eppure, la pazienza e la delicatezza degli operatori hanno saputo smuoverlo dalle posizioni iniziali. Con grande fatica, il “batuffolo di pelo” è stato catturato e accolto in un luogo sicuro. Sotto la costante vigilanza di brave persone, scorgerà la luce in fondo al tunnel. Si tratta giusto di pazientare, facendolo sentire importante con coccole, giochi e piccole attenzioni.

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