Lo avevano picchiato, eppure lui continuava a fidarsi: il cucciolo di cane cercava qualcuno che lo amasse davvero – Video
A dispetto delle barbarie subite, il Fido riponeva speranza nell'essere umano
C’è qualcosa di tanto malevolo come fare violenza sulle creature più dolci e indifese? Il cucciolo di cane protagonista del video (condiviso verso il fondo dell’articolo) se la passava davvero male. In lui era facile constatare dei segni di profonda sofferenza, dettata dagli sfortunati incontri avuti in passato. Ovviamente, era esente da qualsiasi tipo di responsabilità. Purtroppo, capita di incontrare persone mosse da fini egoistici, addirittura sadiche. Così è stato nel suo caso. Il corpo era dolorante ovunque, dalle orecchie malconce alla coda rotta, fino al pelo sporco. Ma soprattutto aveva un bulbo oculare ormai in stato avanzato di decomposizione.
Quanto gli era impossibile esprimere a parole, lo faceva tramite lo sguardo. Persino chi aveva poca esperienza in proposito ne percepiva l’immane sofferenza. Di questo passo, era spacciato, a meno di incontrare una brava persona, disposta a occuparsene. Quando forse le speranze del “batuffolo di pelo” cominciavano, ad affievolirsi, ha incontrato una brava donna. Scodinzolando debolmente, le si è avvicinato e con gli occhi sembrava supplicarla di assisterlo. Toccata dalla straziante scena, lei si è presa a cuore le sorti del randagio: aveva già sofferto abbastanza per tirargli l’ennesimo bidone.
Inizialmente, il cucciolo di cane è apparso diffidente dal lasciarsi coccolare. Gli pareva forse di sognare nel vedere la buona samaritana offrirgli del cibo invitante. I difficili momenti attraversati lo inducevano a tenere la guardia alta, ma alla fine si è sciolto dinanzi all’atto di gentilezza e compassione della nuova amica. A quel punto, tutto gli è apparso chiaro: la società è costituita anche da persone compassionevoli. Che non fanno ogni cosa poiché sospinte da un secondo fine, bensì mosse dai sentimenti.
Con la ritrovata fiducia nell’umanità, ha iniziato il nuovo capitolo della sua vita. Infatti, la sua salvatrice ha pensato di adottarlo, nonostante l’imperfezione che lo affliggeva: il bulbo oculare necrotico è stato rimosso dal veterinario, da qui l’affettuoso soprannome di “Pirate Captain”. Nei giorni successivi si è ripreso e l’augurio è di vederlo sempre più felice e pieno di energia.