Li hanno rinchiusi sul tetto, soli e affamati: i cani avevano bisogno di aiuto immediato – Video

Rinchiusi sul tetto, soli e abbandonati, due cani erano impossibilitati a scendere. Guardavano in basso, senza buttarsi, consapevoli dei rischi. Non sappiamo chi avesse riservato loro un trattamento così sadico e crudele. Nel vedere le immagini anche voi proverete rabbia e indignazione. Perché se siete qui conoscere il meraviglioso animo dei nostri fedeli amici a quattro zampe. Che mai ci volterebbe le spalle, nemmeno nei momenti più difficili. Il loro attaccamento è, infatti, sincero e genuino, basato sul vero sentimento, anziché della semplice convenienza.

Cani non possono scendere dal tetto

A quel punto, una donna ha notato i due fidi in difficoltà e, provato un immenso dispiacere, ha deciso di aiutarlo con del buon cibo, che i piccoli divorano in modo avido. È evidente: il padrone li ha scaricati lì, incurante di metterne a repentaglio l’incolumità. Consapevole della gravità della situazione, la soccorritrice ha chiamato le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco affinché arrivassero in aiuto. Nel frattempo, ha cercato di rassicurare i “batuffoli di pelo” e di guadagnarsene la fiducia.

Cane dal pelo arruffato

La società era fatta sì da individui spietati, tuttavia, rimane la parte buona, sensibili ai diritti delle creature indifese e fragili. Le unità interpellate hanno raggiunto presto il luogo indicato e hanno recuperato i due cani dal tetto. Stremati e malnutriti, i quadrupedi sono stati portati dal veterinario per le opportune cure. Le condizioni erano preoccupanti: deboli, esausti e ricoperti di sporcizia, erano lungi dal definirsi il ritratto della salute.

Toccato dalla scena, il personale sanitario ha garantito il migliore aiuto. Lavati, curati e sottoposti a tutti gli esami necessari, con il passare dei giorni le cure hanno cominciato ad avere effetto. Tuttavia, la timidezza e il disagio erano evidenti. “Allergici” all’affetto e a vivere in un ambiente sicuro e confortevole, si sentivano quasi a disagio. Ma è stata giusto una questione di pazientare prima di assistere al netto cambiamento. In passato chiusi e paurosi, oggi amano giocare all’aperto, nel cortile del rifugio.

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