L’Husky è rimasto tutto il giorno di guardia vicino al suo amico morto e nessuno ha voluto aiutarlo
Per ore l'Husky è rimasto fermo, a difendere il corpo senza vita dell'amico appena perduto
Immobile in mezzo a una strada, accanto al corpo del suo amico, un meticcio, ormai privo di vita. È straziante la scena a cui i volontari di Warsaw Animal Rescue Poland Foundation hanno dovuto assistere. Il protagonista, un Husky siberiano, proteggeva il corpo del compagno di scorribande, ringhiando a chiunque avesse l’ardore di avvicinarsi. I soccorritori sono stati chiamati dall’ufficiale di polizia in servizio a Zwolen, una città della Polonia orientale, distante circa 30 km da Radom. Era ormai calato il buio nel momento di contattarli.
Da ore fermi nello stesso punto, l’Husky aveva evidentemente il cuore spezzato. Anche se non è dato stabilire con esattezza quale sia stata la loro storia, di certo devono averne passate di avventure insieme. Delle traversie che hanno rafforzato il carattere. E, come ben sappiamo, non si è mai pronti a lasciar andare qualcuno di caro.
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Probabilmente il cagnolino deceduto rappresentava la cosa più vicina a una famiglia. Secondo quanto sostiene la Animal Rescue Poland Foundation, i funzionari si rifiutavano di prendersi cura dell’Husky siberiano, poiché l’Amministrazione Comunale non disponeva di un contratto relativo alla cura dei randagi.
Di conseguenza, le Forze dell’Ordine hanno deciso di appellarsi alla Fondazione. Gli abitanti sostengono che i due cani vagavano insieme da una settimana. Privi di una fissa dimora, nessuno ha deciso di accoglierli e farli sentire protetti, fino al drammatico epilogo. E fa male sapere che si sarebbe potuto evitare, mostrando un briciolo di compassione in più. Ancora oggi i diritti dei fedeli amici a quattro zampe sono spesso oggetto di violazioni.
Le persone accorse sul posto hanno cercato di persuadere l’Husky ad allontanarsi, invano. Non aveva nessuna intenzione di seguirli. È servito insistere per metterlo in una gabbia e portarlo in una sistemazione temporanea nei prezzi di Piaseczno.
Nessuno dei cani aveva un microchip, prevedibile ma triste. Adesso l’Husky è accudito in un rifugio, nella speranza che una persona dal buon cuore decida di concedergli una seconda occasione. Il drammatico episodio lo ha emotivamente distrutto, tuttavia, se inserito nel posto giusto, ha parecchio da offrire: il suo animo nobile merita molto di più che vivere sul ciglio della strada.